Manifestazione degli avvocati in toga domani, giovedì 20 gennaio 2022, a Roma contro le decisioni del governo per la gestione dell’epidemia Covid. È prevista alle ore 11 dinanzi la Corte di Cassazione, in piazza Cavour. A organizzarla numerose associazioni legali italiane, come “comicost, “avvocati liberi”, “avvocati ultima linea”, “sentinelle della costituzione” e “iostoconlavvocatopolacco”. Si ritroveranno in piazza per redigere e depositare un documento di denuncia contro le decisioni del governo, accusato di limitare i diritti costituzionali e sovranazionali, ma anche per rispondere alle domande dei cittadini, in relazione «alle gravissime ulteriori illegittimità costituzionali degli ultimi Decreti Legge emergenziali Covid». Dunque, verrà sottoscritta una querela contro i firmatari dei decreti e conseguenti circolari per le quali gli avvocati over 50 non possono accedere in tribunali, carceri o uffici giudiziari se non sono vaccinati.



Il riferimento, dunque, è all’obbligo vaccinale esteso dal governo a tutte le persone ultracinquantenni. «Il Governo sta tentando lo smembramento dell’ultimo baluardo di Giustizia rimasto in Italia, dopo che la Magistratura è affondata nel fango delle denunce di Palamara ed il CSM è stato screditato dal Consiglio di Stato che ha annullato definitivamente tutte le più importanti nomine svolte negli ultimi mesi, evidentemente in continuità con il sistema Palamara», si legge nel comunicato stampa con cui si annuncia la manifestazione.



AVVOCATI CONTRO GOVERNO: DOMANI MANIFESTAZIONE

Gli avvocati che domani scenderanno in piazza accusano il governo di aver scritto una norma che di fatto vieta «ad un cittadino di avere la certezza di un proprio legale di fiducia», ma anche «a milioni di cittadini di vivere del proprio stipendio perché sospesi dal loro posto di lavoro, vieti di andare a prelevare i propri soldi in banca o le proprie pensioni alle poste perché privi di “green pass rafforzato”». Gli avvocati in toga ritengono che l’avvocatura sia «l’unico simbolo di purezza e moralità».

Questa però «non può consentire il proprio smembramento, attraverso norme gravemente istituzionali, prive di qualsiasi logica anche scientifica, frutto di disparità di trattamento tra cittadini e di persecuzione di una parte della popolazione». L’avvocato Edoardo Polacco, che ha firmato il comunicato stampa con cui si annuncia la manifestazione di domani, ritiene che gli avvocati restino «l’ultimo baluardo della democrazia giuridica di questo paese», per questo faranno sentire la loro voce di fronte alla Corte di Cassazione di Roma.