Minuti di altissima tensione a Roma, in piazza San Silvestro, nel corso della manifestazione ‘IoApro’, alla quale hanno preso parte centinaia di ristoratori di ogni parte di Italia. Registrati nuovi scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine, con i primi che hanno lanciato petardi e oggetti di vario tipo contro le autorità schierate in tenuta antisommossa. Secondo quanto riportato dalle agenzie, un poliziotto è rimasto ferito.



Tantissimi i cartelli ed i cori contro il governo – sia quello Draghi, che quello Conte – ma il messaggio è chiaro: «libertà». Tante le sigle presenti,  dalle partite Iva ai proprietari di palestre e piscine – e non sono mancati volti del mondo della politica. Nuovamente in prima linea Casapound, che ha esposto uno striscione particolarmente netto: «La paura di morire non ci sta facendo vivere». (Aggiornamento di MB)



MANIFESTAZIONE ‘IO APRO’, ROMA BLINDATA

Non si terrà davanti a Montecitorio la manifestazione di protesta del movimento “IoApro” con migliaia di ristoratori, commercianti e lavoratori che da settimane chiedono con forza le riaperture contro la crisi che sta attanagliando il settore: la decisione è arrivata ieri dalla Questura di Roma che ha impedito il ritorno davanti alla Camera dopo che lo scorso 6 aprile si erano tenuti i ben noti scontri con le forze dell’ordine durati un intero pomeriggio.

Il sit-in e il corteo non sono stati autorizzati perché già pre-esistente un’altra manifestazione davanti a Montecitorio, spiegazione che però non è affatto piaciuta alle categorie di ristoratori giunti oggi da mezza Italia per partecipare alla nuova protesta contro il Governo: dalle 13 le strade attorno ai Palazzi a cui puntano i manifestanti sono chiuse anche attraverso il dispiegamento di blindati e forte spiegamento di uomini delle forze dell’ordine. «Stanno bloccando il nostro diritto a manifestare (riferendosi alla Questura che domenica ha negato l’autorizzazione a manifestare nella piazza già occupata per un’altra mobilitazione), ma noi arriveremo comunque, io arriverò a Roma anche a nuoto, a piedi, su un tappeto volante, perché è un mio diritto manifestare», attacca su Facebook Momi El Hawi, il pizzaiolo di Firenze tra i fondatori del movimento “IoApro”.



PROTESTE & RIAPERTURE, LE REAZIONI DELLA POLITICA

Si temono nuove infiltrazioni di negazionisti, no vax e gruppi di destra – come avvenuto 7 giorni fa – ma di contro resta la protesta di migliaia di ristoratori che spontaneamente si sono dati appuntamento per opporre pacificamente la tesi del lockdown perenne: «Siamo in tanti, tutta Italia si sta muovendo per prendersi i propri diritti – ha aggiunto Momi – oggi dovranno darci una data e noi faremo di tutto per sederci a un tavolo sulle riaperture che sia il 19 aprile, il 20, o il 21 aprile. Oltre non andremo. Noi ci saremo, ci vediamo in piazza Montecitorio non alzeremo un dito ovviamente, nessuno dovrà alzare un dito sarà una rivoluzione ghandiana».

Ieri i contestatori del lockdown avevano annunciato la presenza di oltre 50mila persone in “assedio contro il Parlamento”, ma al momento la manifestazione è stata spostata in Piazza San Silvestro in attesa di capire se vi sarà la possibilità di una delegazione di “IoApro” accolta dai palazzi della politica. «Ci saranno alcuni incontri con esponenti di governo della Lega – ha spiegato Matteo Salvini a margine di un evento a Milano – ho invitato alla calma e al rispetto delle leggi e delle forze dell’ordine. Però sono persone che chiedono solo di poter lavorare, li ascolto sempre con estrema attenzione». Si temono nuovi scontri specie se il corteo proverà a “forzare” il blocco creato dalle forze dell’ordine attorno a Montecitorio e Palazzo Madama.