«Il Califfato è la soluzione»: questo lo slogan che mille persone hanno portato in piazza ad Amburgo, in Germania, durante una manifestazione pro Islam in cui hanno chiesto la fine della «dittatura dei valori» e del sostegno a Israele. A mobilitarle il gruppo Muslim Interactive, che rifiuta i valori liberal-democratici. Immagini inquietanti quelle arrivate da Steindamm, quartiere di St. Georg, dove i manifestanti si sono riuniti esprimendo chiaramente il loro rifiuto nei confronti della Germania. Inoltre, hanno ripetutamente urlato «Allah Akbar» (Dio è grande, ndr) in coro in risposta alle dichiarazioni degli oratori sul palco.



A ricostruire quanto è accaduto i giornali tedeschi, in particolare Welt, secondo cui alcuni partecipanti della manifestazione pro Islam in Germania hanno anche sventolato bandiere col credo islamico, la Shahada, e alzato il dito indice, che nell’Islam è considerato segno di unità ma anche di unicità di Dio. Dietro questa manifestazione c’è un gruppo che, secondo l’Ufficio per la protezione della Costituzione di Amburgo, è un’organizzazione estremista islamica a cui è stato vietato di operare dal 2003 e che è ideologicamente vicina all’islamista Hizb ut-Tahrir, che vuole stabilire un califfato basato sulla sharia.



“TEDESCO O MUSULMANO”: CHI C’È DIETRO IL GRUPPO ISLAMISTA MUSLIM INTERACTIVE

Il leader del gruppo islamista Muslim Interactive è Joe Adade Boateng, che si fa chiamare però Raheem Boateng. Stando a quanto riportato dal quotidiano locale Hamburger Abendblatt, il 25enne studia per diventare insegnante all’Università di Amburgo, ma è una sorta di influencer islamista su Instagram e TikTok. Questa organizzazione si rivolge in particolare ai giovani musulmani che vivono in Germania, suggerendo una scelta apparentemente semplice, cioè quella tra tedesco o musulmano, Corano o Costituzione tedesca. Con l’acuirsi della crisi in Medio Oriente, il gruppo ha mobilitato i seguaci, anche alcune donne, come nella manifestazione che si è tenuta ad Amburgo, nella quale hanno esposto cartelli con scritte come «la ragione di Stato uccide» e accusato i politici tedeschi di essere responsabili della morte di civili a Gaza con il loro sostegno a Israele.



I manifestanti se la sono presa anche con la stampa tedesca per l’informazione che fornisce sulla guerra a Gaza. Un maxi contingente di poliziotti ha protetto la manifestazione e scongiurato incidenti. La loro stima è che alla manifestazione ad Amburgo abbiano partecipato circa 1.100 persone. L’ultima manifestazione organizzata ad Amburgo è quella della fine di ottobre dello scorso anno, nonostante il divieto. Invece, nel febbraio 2023 il gruppo era riuscito a mobilitare 3.500 persone per una manifestazione contro il rogo del Corano in Svezia.

VIDEO MANIFESTANTI PRO ISLAM AD AMBURGO