«Siamo imprenditori, non delinquenti»: così gridano la maggiorparte dei ristoratori “pacifici” giunti davanti alla Camera oggi pomeriggio. Peccato però che in alcuni casi isolati, qualche attacco e lancio di oggetti è stato fatto contro la polizia che ha risposto con brevi cariche: risultato, un poliziotto sarebbe rimasto ferito nei disordini ma per fortuna al momento la situazione sembra essere tornata alla pseudo normalità. Ha certamente influito il fatto che una delegazione di negozianti e ristoratori è stata accolto a Montecitorio in un incontro direttamente con le istituzioni, ma resta il clima di “tensione” per la sempre più cocente rabbia sociale dovuta a lockdown e chiusure anche durante il mese di aprile. Dai ristoratori di Roma agli ambulanti di Milano fino alle proteste in A1 a Marcianise: tre simboli di tre “italie” accomunate dalla rabbia e dal desiderio di riaprire per non morire di fame e lavoro. Un poliziotto è purtroppo rimasto ferito a Roma e una manifestante è stata colta da un malore durante gli scontri a Montecitorio: a Milano per fortuna, sebbene con alcuni momenti di tensione, non vi sono stati scontri particolari e nemmeno a Napoli.
Resta la rabbia crescente e alcune “infiltrazioni” di gruppi estremisti come CasaPound (a Montecitorio): «I ristoratori scendono in piazza? Qui se non si danno una mossa tra poco scoppia la rivoluzione. Il governo ha sottovalutato la disperazione del settore», attacca lo chef Gianfranco Vissani all’Adnkronos, «Non si lavora a Natale, non si lavora a Pasqua e ci danno due spicci per stare chiusi ormai da un anno. Ma la gente come fa? Ci sono le aziende, i dipendenti, le utenze, gli affitti, i leasing. Quando mai ci faranno riaprire saremo pieni di debiti! Ma la cosa che indigna di più e che mentre ci tengono chiusi, i vaccini vanno a rilento e i ristori pure. E allora quanto pensavano che la gente potesse resistere prima di darsi a gesti disperati?». (agg. di Niccolò Magnani)
Manifestazioni per le riaperture, tafferugli davanti alla Camera. Ferito un poliziotto. Veemente protesta di commercianti e ristoratori. “Siamo imprenditori, non delinquenti”. Tra i manifestanti le bandiere di Italexit e di Casapound. La polizia ha caricato più volte pic.twitter.com/DfetXQwwiz
— Giank-deR ?? (@GiancarloDeRisi) April 6, 2021
CAOS PER LE RIAPERTURE
Tensione alla manifestazione dei ristoratori a Roma
. Decine di lavoratori si sono presentati oggi, martedì 6 aprile 2021, nei pressi della Camera dei Deputati per protestare contro le chiusure e alcuni di loro hanno dato vita a scontri con la polizia. Secondo quanto ricostruito da La7, alcuni manifestanti hanno provato ad entrare in Piazza Montecitorio e sono stati fermati dalle forze dell’ordine presenti.
Lanciati sgabelli, fumogeni e anche bottiglie di birra, con i manifestanti avevano già espresso la volontà di provare ad entrare in piazza. Un gruppetto di persone ha provato a forzare le transenne e il blocco delle forze dell’ordine, prima di incontrare la resistenza delle autorità in tenuta anti-sommossa. Alcuni ristoratori sono stati fermati e identificati, ma sono attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore circa possibili arresti.
MANIFESTAZIONE RISTORATORI ROMA: SCONTRI CON LA POLIZIA
Fanpage fa sapere che non sono stati registrati feriti nel corso degli scontri, ma anche da questo punto di vista sono attese novità a stretto giro di posta. Ricordiamo che diversi esponenti politici e non hanno partecipato alla manifestazione dei ristoratori in programma oggi a Roma: dal deputato Vittorio Sgarbi a Casapound, passando per Gianluigi Paragone. Presente anche l’attore Enrico Montesano, da tempo in prima linea per chiedere riaperture al governo: «Il diritto al lavoro è scritto nella Costituzione. Vogliamo lavorare e uscire di casa, vogliamo stare in pace, non vogliamo essere schiacciati da falsità. Non siamo d’accordo con certe scelte ma non facciamo azioni avventate. Libertà, libertà, libertà», riporta il portale. Tra i manifestanti è stato visto anche un individuo vestito come il “vichingo” delle proteste di Capitol Hill negli Usa. Clicca qui per il video degli scontri.