PRESENTATO IL MANIFESTO DEL MEETING DI RIMINI 2024: TITOLO, DATE E MOSTRE

È stato presentato a Roma la mattina di giovedì 28 dicembre 2023 il manifesto del prossimo Meeting di Rimini per l’amicizia fra i popoli: si terrà in Fiera Nuova di Rimini dal 20 al 25 agosto 2024 con il titolo già diffuso l’ultimo giorno dell’edizione passata, “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”. Il 45esimo Meeting di Rimini sarà dunque centrato sulla citazione dello scrittore recentemente scomparso Cormac McCarthy, tra gli autori che maggiormente hanno scandagliato l’animo umano e le sue ricerche nella modernità.



Tra le primissime novità annunciate oggi durante la presentazione del manifesto del Meeting Rimini 2024 (qui il pdf integrale da scaricare, ndr) vi è per l’appunto una mostra dedicata allo scrittore Cormac McCarthy, autore tra gli altri de La strada, Non è un paese per vecchi, Il buio fuori e del suo ultimo romanzo Il passeggero, dal quale è tratto il titolo del Meeting 2024. McCarthy è uno scrittore molto caro al pubblico del Meeting, dato che già nel 2012 vi era stato dedicato un evento con proprio “essenziale” come aggettivo usato allora «per descrivere sia l’uso della lingua di Mc Carthy, un linguaggio che aiuta ad entrare nella realtà, a raccontare le cose andandone al fondo, e la sua caratteristica di occuparsi solo di questioni decisive, che hanno a che fare con la vita e con la morte».



SCHOLZ (PRESIDENTE MEETING): “LA RICERCA DELL’ESSENZIALE E L’ORIZZONTE DI SENSO”

«Stiamo assistendo ad un’accelerazione dell’evoluzione tecnologica come mai in precedenza nella storia dell’umanità»: così il presidente del Meeting Bernhard Scholz ha spiegato, durante la presentazione del Manifesto sulla 45esima kermesse di Rimini, l’importanza del titolo scelto per l’anno prossimo. «Ma quali saranno i reali benefici e quali i rischi? Tante e incisive sono le domande che nascono dalla crescente incertezza esistenziale di tanti giovani e meno giovani, dalla frammentazione della vita sociale, dai cambiamenti climatici, dall’aumento della conflittualità e della violenza, dalle guerre sempre più atroci», riflette il n.1 del Meeting Rimini.



La provocazione di McCarthy punta, per l’appunto, all’essenziale di quanto accade oggi tanto in Italia quanto nel mondo: «quell’essenziale», continua Scholz, «è una domanda che impegna la nostra persona nella sua totalità, mobilita la nostra ragione, muove la nostra intelligenza, incentiva le nostre relazioni, aprendo una prospettiva nuova». Il Meeting Rimini 2024 intende per l’appunto “smuovere” le coscienze di tutti andando alla radice delle domande non banali presenti in ognuno di noi davanti a questo preciso momento storico: «Qual è la consistenza della relazione che vivo, del dolore che mi affligge, della gioia che mi assilla, della bellezza che mi affascina, del lavoro che svolgo, della contraddizione che mi inquieta?», ribadisce il presidente del Meeting.

La ricerca dell’essenziale non è infatti qualcosa che riduca la vita ad un “minimo indispensabile”, ma al contrario, aggiunge Scholz, «fa vedere ogni singola cosa nel suo orizzonte di senso, fa conoscere i momenti della vita nella loro apertura verso un destino irriducibile, esalta la bellezza anche quando si nasconde sotto le macerie dell’indifferenza, valorizza il bene anche quando sembra annientato dal male». Incrociando un altro grande autore come Antoine de Saint Exupery – “Il Piccolo Principe” – il tema dell’essenziale sarà cruciale per lo sviluppo di mostre, incontri e dialoghi al prossimo Meeting Rimini 2024: «È troppo evidente che solo la ricerca dell’essenziale può liberare una forza e una creatività autentica che ci permette, in tutte le circostanze e situazioni, di valutare, di giudicare, di distinguere, di valorizzare per poter riconoscere e far emergere ciò in cui tutto consiste, ciò in cui io consisto», sottolinea ancora il presidente del Meeting presentando a Roma il manifesto della prossima kermesse. «Il Meeting 2024 proporrà la ricerca dell’essenziale come decisiva per affrontare in modo costruttivo le grandi sfide della vita sociale e culturale, economica e politica, dell’evoluzione tecnologica e degli impatti geopolitici», conclude Scholz anticipando il “metodo” con cui si affronteranno i temi centrali della prossima edizione. Un dialogo costante che possa far maturare la comprensione e il confronto, la conoscenza e la strada da percorrere assieme, «per un futuro più corrispondente alle attese più vere di ogni uomo».