La gara di Sanremo Giovani 2023 continua con Maninni che porta sul palco di Rai1 la canzone ‘Mille porte’. Prima di salire sul palco, in un video di presentazione ammette di essere già felice e soddisfatto di poter essere su un palco così importante. Poi aggiunge: “Non volevo cantare, poi ho iniziato a scrivere canzoni e qualcuno doveva pur cantarle. Non vedo l’ora di salire sul palco”.



L’ex di Amici porta sul palco un brano molto melodico, dai toni malinconici ma piacevole già al primo ascolto. Riuscirà ad essere uno dei sei che conquisteranno il passaggio al festival di Sanremo. (Aggiornamento di Anna Montesano)

Maninni, finalista di Sanremo Giovani con la canzone Mille Porte

“E’ una canzone che rappresenta il mio stato d’animo, la lotta tra il divino e il profano”. Con queste parole Maninni presenta la sua Mille Porte, brano con cui gareggia nella finale di Sanremo Giovani. “Spesso siamo costretti a convivere con i propri mostri, non ci rendiamo conto che possono prevalere sulla sensibilità umana, destabilizzando il nostro io, combattendo verso il vero nemico noi stessi”, ha raccontato in una bella intervista a Radio Nova a proposito del suo nuovo pezzo.



Il cantautore barese vuole giocarsi al meglio le sue carte nella puntata di questa sera, venerdì 16 dicembre, dove nel salone delle Feste del Casinò della città dei Fiori è in palio un posto nei Big del Festival di Sanremo 2023. Maninni approccia a questa sfida dopo aver pubblicato diversi singoli, che hanno ottenuto dei feedback molto incoraggianti: “Vaniglia”, “Bari NY”, “Irene” e “Caffè”. Con Mille Porte, invece, il cantante vuole compiere un ulteriore step e guadagnarsi il pass per l’ambito Festival di Sanremo.

Maninni, significato della canzone Mille Porte: l’importanza di non ricadere negli stessi errori

“Mille porte racconta di quando mi sono ripromesso di non cadere negli stessi errori, e ho voluto ritrovare la serenità nelle piccole cose della vita quotidiana per allontanare i miei dubbi. È verissimo che dopo il fondo c’è una risalita che ti fortifica”, ha spiegato il classe 1997 a proposito del significato e del messaggio che vorrebbe trasmettere con la sua canzone. Il ragazzo è cresciuto con il mito degli U2, Oasis, Radiohead, Pink Floyd, Vasco Rossi, Ligabue, Cesare Cremonini. Profili diversi, che lo hanno emozionato ed ispirato, al punto da rimboccarsi le maniche e raggiungere, con dedizione e passione, piccoli grandi obiettivi personali.



Il debutto di Maninni risale al 2017 con “Parlami di te” e nel 2019 ecco il pezzo “Peggio di ieri”. Nel 2021 esce “Senza”, che si piazza nelle playlist di Spotify Scuola indie e New Music Friday. Anche i lavori successivi discutono il giusto risalto e non a caso, diverse radio nazionali cominciano a supportare Maninni. Insomma, le premesse sono ottime in vista della finale di Sanremo Giovani. Per coronare un anno straordinario, il cantante vuole vincere la gara e ottenere il pass per la kermesse.

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