Dopo la crisi di governo scatenata dallo strappo fra Renzi e Conte cosa succede? Una domanda che si stanno ponendo in molti in queste ore e che forse a breve troverà risposta. Intanto i sondaggisti sono già al lavoro per comprendere l’eventuale intenzione di voto del paese in caso si scelga la via delle nuove elezioni, e per Renato Mannheimer, uno fra i sondaggisti più autorevoli dello stivale, sarebbe certa la vittoria del centrodestra in caso di elezioni anticipate.



Del resto, la Lega continua ad essere il primo partito in Italia, e nelle ultime settimane è cresciuta in maniera esponenziale la forza di Fratelli d’Italia, che ha in Giorgia Meloni la principale politica donna del Belpaese (a discapito di Berlusconi). Nel centrosinistra, invece, l’impatto sarebbe gravoso, anche se di fatto la “caduta” di Renzi sposterebbe poco gli equilibri: “Le variazioni per Renzi saranno infinitesimali – le parole di Mannheimer all’agenzia Adnkronos – visto che ha a disposizione comunque pochi voti e per lui non sarà facile superare la soglia di sbarramento”.



MANNHEIMER: “LISTA CONTE? PRECEDENTI SFAVOREVOLI MA LUI…”

Dovrebbe invece reggere il colpo il Partito Democratico, mentre il Movimento 5 Stelle è dato in ripresa: “Il Pd probabilmente reggerà botta – ha proseguito Mannheimer – viene dato stabile nel suo consenso elettorale. Il Movimento 5 stelle è in leggera ripresa rispetto alla caduta verticale del recente passato, pur mostrandosi molto diviso al suo interno”, e in generale a sinistra “vale il discorso fatto per Renzi: piccoli scostamenti e fatica a superare la soglia”. Tornando sul centrodestra, invece, i sondaggi: “vedono avanti la coalizione fra la Lega in flessione, Forza Italia che regge e Fdi in forte crescita rispetto alle passate elezioni, specie negli ultimi tempi ma non fino al punto di consentire alla Meloni un sorpasso ‘interno’ su Salvini”. Numeri che permetterebbero alla stessa coalizione di ottenere “una netta maggioranza in termini di seggi, tale da consentirgli di governare tranquillamente”. E se Conte decidesse di presentarsi alle elezioni? “I precedenti, da Dini a Monti, hanno avuto scarsa fortuna – dice Mannheimer riferendosi ad un’eventuale Lista Conte – però lui è molto popolare, più del governo che guida, ma dalla popolarità al consenso elettorale la strada è lunga e complicata”.

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