poE’ Manolo Portanova il calciatore di Serie A coinvolto nello stupro di gruppo avvenuto settimana scorsa a Siena. La studentessa 21 enne che ha denunciato l’accaduto ha fatto il nome del giovane giocatore in forza al Genoa, prelevato a gennaio dalla Juventus, nell’ambito dell’operazione Rovella. Con Portanova, sono stati fermati anche altre tre ventenni, mentre un minorenne, di 17 anni è ancora a piede libero, nonostante la denuncia alla Procura del Tribunale dei Minori di Firenze.



Portanova, figlio d’arte, il padre è stato difensore di Siena e Bologna tra le altre, verrà interrogato nelle giornata di lunedì per rispondere alle accuse della ragazza. Il fatto sarebbe avvenuto durante una festa privata in un appartamento del centro città. Secondo l’accusa, Portanova e gli altri tre ragazzi avrebbero abusato delle studentessa, la difesa, invece, rifiuta l’ipotesi di stupro e uno dei giovani coinvolti avrebbe confermato il rapporto sessuale con la donna, definendola, però, consenziente. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i cellulari degli indagati, che potrebbero aver ripreso le scene avvenute nell’appartamento.

La difesa: “Nessuna violenza, tanti presenti devono essere ascoltati”

“Nessuno ha confermato violenze sessuali – sostiene l’avvocato Duccio Panti, uno dei legali della difesa. Valuteremo gli eventuali video girati quella sera e cercheremo di capire com’è andata realmente. Alla festa erano presenti molte persone, che ancora non sono state ascoltate”. Ieri sono iniziati i primi interrogatori e la lista di “informati sui fatti” sarebbe piuttosto lunga. Il gip di Siena, Jacopo Rocchi, ha subito negato ai ragazzi coinvolti la revoca dei domiciliari, per timore di un possibile inquinamento delle prove.

La posizione di Portanova è molto delicata e rischia di pregiudicare la sua carriera, proprio nel momento in cui sembrava in ascesa. Ha esordito in Serie A nell’ultima giornata del campionato 2019, a Genova, contro la Sampdoria, ma il suo percorso tra i grandi è iniziato nell’annata appena terminata, con il sorprendente esordio da titolare nella trasferta di Crotone e il passaggio, per farsi le ossa, al Genoa, alla fine di gennaio. Con il Grifone ha giocato cinque partite, contribuendo, seppure marginalmente, al raggiungimento dell’obiettivo salvezza.