Manolo Portanova, calciatore condannato in primo grado per stupro di gruppo a sei anni, ha deciso di far sentire la propria voce circa la vicenda giudiziaria che lo vede implicato. Dopo avere convocato i giornalisti in conferenza stampa presso un albergo di Genova, in compagnia del padre Daniele (ex difensore di Serie A) e dell’avvocato Gabriele Bordoni, il giocatore ha asserito: “Penso che il nostro silenzio sia durato troppo. Continuo a chiedermi perché stia succedendo questo. Soffro per quello che sento e che leggo e per tutte quelle persone che fanno parte e sono coinvolte in questa vicenda. Fino a qualche settimana fa l’unico scopo era indossare la maglietta più bella del mondo, ora sto rinunciando a un sogno. Anche se avrei diritto a giocare, purtroppo questa vicenda è soprattutto mediatica. Oggi portiamo prove che non sono state guardate”.



Com’è noto, recentemente sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di primo grado e, a giudizio del giudice di Siena, la ragazza abusata la notte fra il 30 e il 31 maggio 2021 manifestò la propria volontà di voler avere un rapporto s*ssuale solo con Manolo Portanova e di non volerne uno di gruppo con i quattro ragazzi in modo ripetuto e inequivocabile. Il suo dissenso è stato sin da subito, e per tutta la durata del rapporto s*ssuale di gruppo, evidente e manifesto”. Anche così si è giunti alla “prova della responsabilità penale degli imputati”.

MANOLO PORTANOVA, L’AVVOCATO: “VITTIMA HA COPIATO PAROLE DI UN CASO ANALOGO NEGLI USA”

Come riporta l’agenzia di stampa ANSA, che ha raccolto anche le precedenti dichiarazioni di Manolo Portanova, il legale difensore di quest’ultimo ha asserito che la sentenza è muta rispetto a tutti gli argomenti posti a difesa per iscritto e vocalmente. In particolare, “la ragazza ha modificato la sua versione rispetto ai primi messaggi mandati ai conoscenti. Nell’ambito di un processo sono prontissimo a rispettare l’avversario, a patto che l’avversario lo faccia con me. Invece, abbiamo letto una sentenza in cui nessun nostro elemento è stato minimamente considerato e contraddetto”.

L’avvocato Bordoni ha poi aggiunto che la giovane senese avrebbe copiato “parola per parola” il racconto di una ragazza che nel 2015 subì una violenza s*ssuale negli Stati Uniti d’America, utilizzando le stesse espressioni. Tuttavia, “questa copia non è stata presa in considerazione dal giudice. Presenterò appello per contraddire la sentenza: proporrò ai giudici d’appello di Firenze la mole di ragionamenti non presi in considerazione”. Il padre di Manolo Portanova, Daniele, ha concluso: “Manolo è solo al primo grado di giudizio, ma è già stato condannato a livello mediatico come uno stupratore. La gente deve sapere come sono andate le cose”.