Si avvicina ad ampie falcate per Manolo Portanova il processo nel quale è accusato di stupro di gruppo per accadimenti risalenti alla notte tra il 30 e il 31 maggio 2021. Il centrocampista del Genoa ha optato per il rito abbreviato e, attraverso una nota diffusa alla stampa, il suo legale difensore, Gabriele Bordoni ha voluto motivare tale decisione: “Non abbiamo pensato alla scelta del rito abbreviato come se si trattasse di un paracadute. Noi vogliamo che la vicenda venga chiarita nei dettagli così da uscire innocenti dal processo”.



E, ancora: “In questo modo semmai c’è la volontà di evitare nuove sofferenze a tutti i soggetti coinvolti, i ragazzi e la ragazza, come sarebbe avvenuto nei tempi e nei modi di un processo pubblico che crea afflizione per tutti. Parliamo fra l’altro di soggetti tutti molto giovani”, ha aggiunto l’avvocato di Manolo Portanova, unitamente al quale sono indagati anche un suo amico e un parente, mentre un quarto imputato sarà giudicato dal tribunale dei minori a Firenze.

MANOLO PORTANOVA, IL SUO AVVOCATO: “IL MIO ASSISTITO È ASSOLUTAMENTE INNOCENTE”

“Manolo Portanova – ha detto il legale a ‘La Gazzetta dello Sport’ – è assolutamente innocente, ma abbiamo deciso di accelerare l’iter dibattimentale per evitare al mio assistito nuove sofferenze”. Inoltre, “c’è un interesse mediatico comprensibilmente superiore alla vicenda, trattandosi di un giocatore di calcio. L’abbreviato offre invece tempi e modi più consoni. Ci sono ancora un paio di cose che devono essere chiarite, e quello che ancora manca lo andremo a introdurre nella prossima udienza”.

Ma cosa accadde veramente quella notte a Siena? Di fatto, una studentessa universitaria ha denunciato violenze s*ssuali di gruppo ai suoi danni, che sarebbero avvenute all’interno di un’abitazione privata. Il processo, chiaramente, mette a rischio la carriera di Manolo Portanova: qualora fosse giudicato colpevole, rischierebbe una pena detentiva tra gli 8 e i 14 anni di carcere. L’ex giocatore della Juventus sarà giudicato il 21 giugno.