LEGA, FI E PD DA DRAGH: IL RESOCONTO
Si è conclusa anche la seconda giornata di consultazioni a Palazzo Chigi per gli ultimi dettagli ed emendamenti sulla Manovra di Bilancio: fronte di maggiore distanza tra le diverse delegazioni è l’annoso passaggio sul Reddito di Cittadinanza.
«La delegazione della Lega ha espresso al presidente del Consiglio Mario Draghi forte preoccupazione per il caro-bollette, che rischia di ridimensionare i vantaggi del taglio delle tasse, suggerendo di intervenire recuperando risorse dalla riforma del Reddito di Cittadinanza», così i tre esponenti della Lega (Il Ministro Giorgetti con i capigruppo Romeo e Molinari) all’uscita dall’incontro con Mario Draghi. Sulla medesima linea anche la delegazione di Forza Italia, con Annamaria Bernini a ribadire la necessità di alzare gli 8 miliardi sul taglio delle tasse, prendendo risorse proprio dal Reddito di Cittadinanza. Dopo il “niet” di ieri giunto dal M5s, anche la delegazione del Pd capeggiata dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando si dice contraria alla proposta del Centrodestra: «Noi abbiamo chiesto il rafforzamento dello stanziamento di due miliardi per ridurre il caro-bollette e credo che lo otterremo. Lo si può fare senza intaccare le risorse del reddito di cittadinanza. Sbagliato mettere in contrapposizione percettori e chi è in condizione di povertà con famiglie e imprese colpite dai rincari». Il Carroccio oltre al fronte Reddito, si è detta molto soddisfatta della promessa fatta da Draghi oggi sul rincaro bollette, e non solo: «grande soddisfazione per i contributi a fondo perduto, oltre 4,5 miliardi, a favore delle partite Iva e delle attività danneggiate dalla crisi Covid a partire da palestre e piscine», ha spiegato Matteo Salvini in una nota. Ancora Giorgetti ha invece sottolineato come un altro obiettivo della Lega è intervenire «a vantaggio di alcuni settori come quello dell’automotive, senza dimenticare la necessità di destinare più risorse possibili alle persone con disabilità che hanno particolarmente sofferto le conseguenze della crisi Covid».
CALENDARIO CONSULTAZIONI MANOVRA 2022
Sono cominciate le consultazioni a Palazzo Chigi sulla Manovra 2022, alla presenza del Premier Mario Draghi e dei Ministri Daniele Franco (Economia) e Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento): con la sessione di Bilancio che entra nel vivo (e con forte ritardo, tanto che la discussione si farà solo al Senato, mentre alla Camera arriverà un testo blindato), sono attesi tra oggi e mercoledì tutti i partiti che fanno parte della maggioranza.
Ha cominciato nel tardo pomeriggio di lunedì la delegazione del Movimento 5Stelle, composta dal capo delegazione al Governo Stefano Patuanelli (Ministro Agricoltura) assieme ai capigruppo di Camera e Senato, Davide Crippa e Mariolina Castellone. Il calendario delle “consultazioni” proseguirà poi martedì con le delegazioni di Lega, Pd e Forza Italia, mentre mercoledì mattina sarà il turno delle “piccole” compagini di Italia Viva, Azione, Coraggio Italia, Liberi e Uguali e Autonomie-Maie.
LE PROPOSTE DEI PARTITI A DRAGHI
È già uscita la prima delegazione del Governo dall’incontro con Mario Draghi sulla Manovra 2022: Patuanelli ai cronisti fuori da Palazzo Chigi ha detto che in merito al Reddito di Cittadinanza, «Draghi è d’accordo con noi. Non si tocca». L’incontro, conclude il Ministro grillino, «è stato proficuo. Condividiamo i principali di base e abbiamo chiesto di alzare i limiti di ISEE per il Superbonus 110%». Attesi domani gli altri tre partiti “big” a Palazzo Chigi: «A Draghi la delegazione di Forza Italia chiederà di aumentare la cifra di 8 miliardi destinati alla riduzione della pressione fiscale ad almeno 10 miliardi, destinando a questo scopo le risorse che saranno risparmiate grazie alle norme più stringenti e ai controlli contro gli abusi sul reddito di cittadinanza. Forza Italia è inoltre favorevole al mantenimento e all’estensione dei bonus edilizi e propone un ulteriore rinvio selettivo delle delle cartelle esattoriali e degli altri adempimenti fiscali al 2022», ha fatto sapere il n.2 degli azzurri Antonio Tajani in una nota all’ANSA. Per il leader della Lega Matteo Salvini, oltre che discutere di nucleare pulito – come già annunciato due giorni fa – le proposte sul tavolo di Palazzo Chigi sono state già formalizzate: «Domani avremo l’incontro con Draghi, le nostre priorità saranno innanzitutto le bollette di luce e gas. Il gas raddoppia e la luce triplica: vanno bene otto miliardi di taglio tasse ma così nell’arco di due mesi il taglio di tasse è svanito. Ci sono imprese artigianali che hanno già chiuso. Porremmo una priorità per famiglie e imprese perchè i due miliardi stanziati all’inizio non bastano», ha detto Salvini presentando le varie proposte in Parlamento, «Per trovare risorse, c’è per esempio il miliardo di euro in più per il Reddito di cittadinanza, lavoreremo per destinare in modo più utile questi soldi».