VERTICE DI MAGGIORANZA, IL GOVERNO TROVA L’ACCORDO SULLA MANOVRA 2024: “NON FAREMO EMENDAMENTI”
Dopo circa due ore del vertice di maggioranza convocato a Palazzo Chigi, la quadra è stata trovata: la Manovra di Bilancio 2024 entro sera verrà inviata in Parlamento e il testo non vedrà presentati nessun emendamento dai partiti della maggioranza. Accordo raggiunto nel Governo Meloni dunque dopo alcuni giorni di interlocuzioni tra le diverse anime dell’esecutivo, in particolare modo Forza Italia che aveva sollevato più di una questione sula bozza della Manovra 2024. «Dall’incontro è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza che ha consentito di varare una manovra finanziaria improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che nonostante il contesto difficile riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori», si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi al termine del vertice di maggioranza.
Presenti, oltre alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier (e leader di Lega e Forza Italia) Matteo Salvini e Antonio Tajani, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il viceministro Maurizio Leo, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, l’on. Lorenzo Cesa per l’Udc e l’on. Maurizio Lupi di Noi Moderati: «come previsto, oggi il testo sarà trasmesso al Parlamento, dopo il necessario drafting e la firma di autorizzazione del Capo dello Stato», sottolinea ancora il Governo nell’annunciare che tutte le forze di maggioranza si sono trovate concordi nel procedere in maniera spedita con la discussione della Manovra di Bilancio, «senza pertanto presentare emendamenti. Il Governo terrà conto con grande attenzione del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione».
ACCORDO SU TASSE E AFFITTI BREVI: LE NOVITÀ IN MANOVRA, SODDISFATTI LEGA E FORZA ITALIA
Se dalla Lega di Salvini, a parte alcuni distinguo presentati sulla riforma pensioni (ottenendo il via libera ad una revisione della Quota 103) erano giunti sostanziali via libera alla bozza della Manovra 2024, era da Forza Italia che si attendevano risposte ulteriori dopo le critiche avanzate dall’ala rappresentata da Mulè, Ronzulli e Cattaneo. Il vertice di maggioranza sembra però aver appianato le distanze, soprattutto sul tema tasse e affitti brevi: «Siamo uno dei pochi governi che presenta la manovra in tempi brevissimi. Mi pare un buon risultato: meno tasse per gli italiani con grande coesione e grande soddisfazione della maggioranza», ha spiegato il vicepremier Tajani lasciando Palazzo Chigi dopo il vertice sulla Manovra.
Poco dopo una breve nota di Forza Italia conferma l’esito positivo del vertice voluto dalla Premier Meloni: «Forza Italia esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto nella riunione di maggioranza, che si è svolta oggi, a Palazzo Chigi. L’esito positivo della riunione odierna ha confermato la volontà di procedere celermente, senza presentare emendamenti, per l’approvazione della manovra che abbassa le tasse a milioni di italiani». Apprezzamento particolare da Forza Italia viene riferito all’accoglimento delle proprie istanze, alcune inserite già nel decreto collegato alla Manovra e già all’esame del Parlamento. L’accordo è stato dunque trovato anche sul tema degli affitti brevi: «la cedolare secca resta al 21% per il primo appartamento dato in affitto breve. Dal secondo – intestato allo stesso proprietario – passa al 26%», riporta ancora FI al termine del vertice di Governo. Sul nodo Rai, infine, il partito di Tajani riconosce l’impegno del Governo per «analizzare il finanziamento della tv pubblica Rai, al fine di sostenere il piano industriale triennale di rilancio dell’azienda».
VIA LIBERA ANCHE AL DISEGNO DI LEGGE SULLE RIFORME: VENERDÌ IN CDM IL TESTO SUL PREMIERATO SOFT
Oltre all’accordo sulla Manovra 2024 che giungerà senza emendamenti – da parte della maggioranza, ovviamente restano quelli delle opposizioni – il vertice a Palazzo Chigi ha visto un via libera sostanziale del Governo Meloni sulle riforme protagoniste del prossimo Consiglio dei Ministri in agenda venerdì 3 novembre 2023. In particolare, la Ministra delle Riforme Casellati ha presentato il proprio disegno di legge di riforma costituzionale sul “Premierato all’italiana”.
Si va verso la modifica di alcuni articoli della Carta Costituzionale prevedendo l’elezione diretta del Premier, con poteri intatti del Quirinale, un sistema elettorale maggioritario con un premio del 55% e una sola scheda alle urne, con votazione del Presidente del Consiglio e dei membri delle Camere. «In arrivo venerdì in Consiglio dei ministri una riforma di buonsenso. Niente governi tecnici, ribaltoni, cambi di maggioranze e partiti al governo, niente nomine di nuovi senatori a vita. Il voto degli Italiani conterà finalmente di più», commenta soddisfatto il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini. A stretto giro anche in Forza Italia si esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto in maggioranza, «Siamo d’accordo anche sul testo sulle riforme, che verrà rappresentato al prossimo Consiglio dei ministri», ha detto il Ministro degli Esteri Antonio Tajani.