VIA LIBERA AGLI EMENDAMENTI PER LA MANOVRA DI BILANCIO 2024: LA TEMPISTICA VERSO IL VOTO
Maratona si preannunciava e maratona è stata: questa mattina all’alba la commissione Bilancio al Senato ha terminato l’esame degli emendamenti alla Manovra di Bilancio 2024 approvando prima le proposte di modifica dell’opposizione (piuttosto ingenti, come giusto che sia) e poi quelle di governo e relatori sui temi della disputa. Ricordiamo che l’esecutivo ha scelto la politica di non presentare troppi emendamenti (alla fine sono solo 4) per evitare di affollare i lavori parlamentari vista la tempistica che impone l’approvazione entro il 31 dicembre 2023, così da evitare l’esercizio provvisorio di bilancio (cui quest’anno è incappato la Germania di Scholz).
Dopo 5 ore di riunione-fiume, la commissione ha approvato il testo definitivo della Legge Finanziaria che così approda in Parlamento con tutto il calendario fissato dalla riunione dei capigruppo: mercoledì 20 dicembre alle ore 17 al Senato inizia il dibattito sulla Manovra, con votazione prevista nella giornata/serata di venerdì. Il ddl sulla Finanziaria passerà poi alla Camera dopo Natale per un esame più “rapido” – non dovrebbero infatti esserci modifiche rispetto al testo che uscirà da Palazzo Madama: in questo modo l’iter della Manovra potrà essere approvata tra Natale e Capodanno, con firma del Presidente della Repubblica entro fine 2023.
SUPERBONUS, PENSIONI, AFFITTI: COSA CAMBIA CON GLI EMENDAMENTI SULLA MANOVRA 2024
Ecco qui di seguito i temi principali inseriti negli emendamenti approvati dal Governo all’interno della Manovra di Bilancio 2024, in attesa ovviamente che eventuali modifiche dagli emendamenti dell’opposizione possano entrare nel testo finale dopo l’esame in Aula. Dal Superbonus alle pensioni dei medici, dagli affitti al Ponte sullo Stretto, ecco le principali novità:
Superbonus
Dopo le dure parole della Premier Giorgia Meloni ad Atreju – «Abbiamo fatto una legge di Bilancio espansiva nonostante una situazione drammatica ereditata dei conti pubblici soprattutto per il Superbonus, con qualcuno che faceva la campagna elettorale dicendo che si è potuto ristrutturare gratuitamente casa: quel gratuitamente ci ha lasciato un buco da 140 miliardi, quanto lo Stato spende in un anno per tutta la sanità» – la scelta del Governo è quella di non inserire alcuna proroga al Superbonus 110 (che va in scadenza naturale dal 2024). Forza Italia insiste per una possibile mini-proroga solo per alcune settimane, rimandando al Milleproroghe l’eventuale impegno.
Smart working
Bocciato l’emendamento alla Manovra che consentiva il lavoro agile per i soggetti fragili impiegati nel settore pubblico: non ci sarà dunque alcuna proroga per il 2024.
Pensioni medici-sanitari
Dopo le continue discussioni nelle ultime settimane, la commissione Bilancio ha approvato un emendamento del Governo all’articolo 33 della Manovra che stoppa tutti i tagli delle pensioni di vecchia a medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Viene poi anche alleggerita la decurtazione per i sanitari con una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. Resta fermo che dirigenti medici e infermieri, se lo vorranno, possono rimanere al lavoro fino ai 70 anni.
Ponte sullo Stretto
Il Governo conferma ma rimodula le risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina e Reggio Calabria: degli 11,63 miliardi di euro stanziati dallo Stato, le spese a carico dello Stato vengono alleggerite per 2,3 miliardi con il reperimento delle risorse attraverso il fondo per lo Sviluppo e la Coesione in capo alle regioni (fonte Adnkronos).
Casa
Via libera all’emendamento per combattere il disagio abitativo: stanziati 100 milioni di euro che verranno utilizzati per elaborare modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica.
Affitti
Non cambia invece l’aliquota della cedolare secca per gli affitti brevi, fissata al 21%: per i secondi immobili invece l’imposta sarà del 26%. Ai Comuni più piccoli verrà dato tempo fino al 15 gennaio 2024 per adeguarsi alle aliquote (qui l’approfondimento, ndr)
Violenza sulle donne
Governo e opposizione votano assieme emendamento contro la violenza sulle donne: i 40 milioni di euro inclusi nel cosiddetto tesoretto rimasto dalle spese dell’anno saranno spesi per questo obiettivo; stanziate anche risorse aggiuntive per gli stipendi delle forze armate e delle forze dell’ordine, stesso iter anche per i fondi destinati alle regioni per le variazioni delle aliquote Irpef.
Tumori e malattie rare
Infine nella Manovra di Bilancio trovano spazio 2 milioni di euro stanziati per lo screening delle malattie rare e dei tumori: 1 milione di euro andrà per il sequenziamento genetico per le malattie rare, il restante invece per il rifinanziamento del sequenziamento per i tumori.