Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti conferma di lavorare sulla manovra 2025 e a tal proposito conferma un aumento della spesa al fine di prorogare alcune misure, mentre altre – come da indiscrezioni – potrebbero essere rimosse.
L’obiettivo è quello di colmare il gap tra i guadagni percepiti dagli italiani e l’inflazione che ha comportato un aumento spropositato di rincari globali con netta riduzione del potere d’acquisto. Vediamo quali misure potrebbero essere prorogate e quali invece rischiano di saltare.
Manovra 2025: i bonus confermati e le promesse di Giorgetti
Il problema per poter trovare una soluzione definitiva ad applicare le soluzioni alla manovra 2025 è sempre uno: pochi fondi a disposizione del Governo. D’altronde alcune “conferme” di bonus pensati per i lavoratori potrebbero costare 10 miliardi di euro.
Bonus in busta paga
La prossima Legge di Bilancio deve cercare di far conciliare le reali possibilità concedibili con il budget del Governo. Una delle misure che siamo certi verrà applicata è lo sgravio contributivo direttamente sulla busta paga dei lavoratori.
Lo sgravio è valido per i dipendenti che guadagno meno di 36 mila euro annui così da poter ottenere un aumento salariale (una media di 100 euro mensili).
Il benefit è dovuto al taglio contributivo che conseguenzialmente ha abbassato l’aliquota di qualche punto così da far percepire dei soldi in più direttamente in busta paga.
Il taglio Irpef
Un altro bonus inseribile nella manovra di bilancio del 2025 è il taglio dell’Irpef. Dopo l’accorpamento dei primi scaglioni fissati entrambi al 23% i benefici per i lavoratori sono stati più contenuti ma comunque significativi: fino a 260€ annui netti e in più in busta paga.
Bonus per mamme lavoratrici
Il bonus da destinare alle mamme lavoratrici prevede uno sgravio contributivo fino al 100% della quota previdenziale e fino ad un massimo 3.000€ annui (corrispondenti a 250 euro mensili).
Al momento la misura è valida fino al 2026 per la mamme con almeno tre figli, mentre con due figli a carico lo sgravio potrebbe essere stoppato già entro la fine di quest’anno.
Per la prossima manovra 2025 Giancarlo Giorgetti ha ritenuto opportuno parlare del taglio del cuneo contributivo che lo ritiene come “priorità massima”:
Posso garantire che il taglio del cuneo contributivo è la prima priorità e sarà assolutamente confermato e non intendo mettere assolutamente in discussione una sorta di sorta di ‘trade off’ tra questo e le spese per la Difesa che saranno gestite esattamente all’interno del quadro delle deroghe.