Le decisioni e le misure per la manovra 2025 sono sempre più importanti e significative. Recentemente l’ISTAT ha concluso la revisione dei conti in cui si evince un miglioramento sull’economia italiana, ma il problema sulle spese annuali resta sempre l’aspetto più critico.

La Legge di Bilancio tende ad agevolare le imprese e le famiglie pensando a soluzioni che possano contribuire a migliorare il loro potere d’acquisto e proporre una riduzione delle tasse. Alcune ipotesi: aumentare l’importo dell’assegno unico, detassare le imposte in busta paga e introdurre nuovi incentivi fiscali.



Manovra 2025: il tesoretto “inesistente”

Adattare nuove misure, bonus e incentivi sulla manovra 2025 diventa quasi impossibile a fronte delle spese ingenti annuali in cui si ritrova l’erario. Nonostante gli indici ISTAT abbiano evidenziato un miglioramento, allo stesso tempo non c’è spazio per aumentare il tesoretto.



Le recenti entrate economiche – almeno dal punto di vista del Piano strutturale – non sono sufficienti a portare uno sconto immediato e né tanto meno a reperire un nuovo tesoretto con effetto tempestivo (serviranno ancora diversi anni prima di recuperare un nuovo gettito fiscale).

A fronte di questo “nuovo quadro” dell’ISTAT, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti tiene a sottolineare e a raccomandare ai ministri e ai partiti politici di non sperare, perché non c’è spazio per alcun nuovo tesoretto.

Il ministro ha comunque confermato la sua volontà di introdurre una legge che aiutasse famiglie e imprese così da spingere la natalità e ridurre la tassazione a discapito degli imprenditori italiani.



Il bonus mamme

Una prima novità a favore delle famiglie è il bonus per le mamme che lavorano. Le donne che hanno almeno due figli e che lavorano nel settore privato e/o pubblico, attualmente godono di uno sgravio contributivo al 100%, e questa decisione ben presto potrebbe essere estesa anche alle lavoratrici con P.IVA.

Il cuneo fiscale

Un’altra misura su cui spinge parecchio il ministro Giorgetti riguarda il taglio del cuneo fiscale. Una manovra indispensabile che garantirà più potere d’acquisto ai lavoratori che percepiscono dei redditi più bassi.

Sgravi per le imprese

Anche le imprese che puntano ad assumere con contratti a tempo indeterminato saranno premiate con una maxi deduzione al 120% sulla quota del costo del lavoro. Per donne, giovani e soggetti che avevano il Reddito di Cittadinanza l’incentivo passerebbe in manovra 2025 al 130%.