Con la firma del Presidente Mattarella la manovra 2025 è stata ufficializzata e ben definita. I cambiamenti sono molti, soprattutto in tema lavoro, edilizia, casa e stipendi. Il testo prevede 144 articoli da dover esaminare singolarmente.
Dopo la firma del Presidente della Repubblica italiana il testo dovrà passare alla Camera dei Deputati, da cui inizierà l’iter burocratico e obbligatorio prima di essere – in via definitiva – in vigore. Il provvedimento è ricco di interventi fiscali a favore delle famiglie italiane e lavoratori.
Manovra 2025: tutti i cambiamenti ufficializzati
Il testo della manovra 2025 è stato firmato da Sergio Mattarella, e ora non resta che attendere che la Camera dei Deputati esamini accuratamente i 144 articoli contenuti in esso (tra novità fiscali e agevolazioni edilizie).
Superbonus 110% goduto nel 2023
La Manovra 2025 permette di spalmare i crediti goduti nel 2023 grazie al Superbonus 110% in 10 anni. Prima del cambiamento e soltanto per quell’anno la ripartizione massima era prevista in quattro anni. Questo incremento amplia la platea di beneficiari, permettendone il godimento anche ai contribuenti che hanno una capienza fiscale bassa.
Affinché gli importi vengano distribuiti su 10 anni, per la rata del 2023 – già detratta quest’anno – è indispensabile inviare una dichiarazione integrativa.
Tetto massimo di detrazioni fiscali
È stato inserito un tetto massimo di 14.000€ di detrazioni fiscali per coloro che hanno un RAL superiore a 75.000€, mentre si riduce a 8.000€ per chi ne percepisce più di 100.000€. La detrazione relativamente ai costi di ristrutturazione, sanità e mutui non sono incluse.
Il limite poi, si riduce ulteriormente del 50% per i nuclei familiari che non hanno nessun figlio a loro carico, del 30% qualora ce ne fosse soltanto uno ed infine del 15% per i nuclei composti da due figli in su. La detrazione familiare in caso di figli a carico è prevista per quelli tra i 21 e 30 anni di età (prima dei 21 la detrazione fiscale è assorbita dall’assegno unico).
Aumenti delle pensioni minime
L’aumento delle pensioni minime alla fine dei giochi sarà piuttosto minimo, appena 3 euro in più, passando dai 615€ attuali a 618€. Nel testo si legge un incremento del 2,2% per l’anno 2025 e dell’1,3% per l’anno 2026.
Estensione del taglio del cuneo fiscale
L’Irpef viene confermata su 3 scaglioni e il taglio del cuneo fiscale viene garantito entro un massimo di 40.000€: fino al tetto di 20.000€ è previsto un bonus massimo pari a 960€ annui, da 20.000€ a 40.000€ una detrazione fiscale studiata a posta e giunti ai fatidici 40.000€ verrà azzerato.
Incentivi per i neoassunti
Arriva un nuovo fringe benefit da 5.000€ annui per i lavoratori che vengono assunti dalle imprese che si trovano oltre 100 chilometri di distanza rispetto alla propria residenze. Mentre per i neoassunti (donne e giovani) le imprese del Mezzogiorno accedono a degli sgravi fiscali e a dei crediti d’imposta).
Bonus Bebè
Per contrastare la denatalità arriva il bonus bebè. Per i figli che nascono nel 2025 e nel 2026 le famiglie con un ISEE inferiore a 40.000€ potranno godere di un assegno una tantum da 1.000€.
Il congedo parentale dell’80% viene innalzato per la sospensione dal lavoro fino a 3 mesi e l’età massima del figlio dev’essere 6. Per gli anni 2025 e 2025 è stato confermato il bonus per le mamme autonome e dipendenti e con ISEE meno di 40.000€.
Tagliati gli stipendi dei manager pubblici
Lo stipendio dei manager delle P.A verrà tagliato passando dagli attuali 240.000€ a 160.000€. l’intervento riguarda soltanto le fondazioni, gli enti e le associazioni che ricavano soldi dai contributi pubblici (si escludono dunque i manager dei ministeri, degli enti INAIL, INPS e ISTAT e degli enti locali).
Stretta sui veicoli aziendali
Le aziende che concedono le auto aziendali ai loro dipendenti dovranno pagare almeno il doppio in più. Da 100€ a 200€ mensili per i veicoli diesel o a benzina, con un coefficiente imponibile che sale dal 30% al 50% per le automobili dotate di motore termico e scende dal 25% al 10% per le elettriche e al 20% per i mezzi ibridi.
Risorse non disponibili per le assunzioni in sanità
La categoria sanitaria composta da infermieri e medici attende con ansia l’introduzione di nuovo personale, tanto da aver programmato uno sciopero nazionale il 20 novembre. Il Piano Straordinario delle assunzioni però, non prevede nessuna nuova assunzione per mancanza di risorse.
Tassazione più alta sulle criptovalute
Con la manovra 2025 le plusvalenze generate dalle crypto attività prevedono una tassazione più alta: si arriva al 42% dall’attuale 26%.