Enrico Giovannini, ex ministro e direttore scientifico dell’Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Corriere della Sera, criticando l’ultima manovra di bilancio del governo, carente, secondo il professore, soprattutto dal punto di vista dei sostegni all’ambiente e alla sostenibilità. Con il programma di spesa sarebbero infatti stati sacrificati fondi indispensabili per la riduzione delle emissioni, in favore di altri progetti, come ad esempio il ponte sullo stretto di Messina.



Il governo ha quindi disatteso le aspettative, e mancherebbero i presupposti per far fronte all’impegno preso nei confronti dell’Onu, per l’avvio di un piano di accelerazione sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile.I numeri parerebbero chiaro, come dichiara l’ex ministro: “Ci sono 24 miliardi di euro di cui due terzi in deficit, un conto che dovrà essere ripagato dalle future generazioni“, inoltre, “non ci sono gli investimenti previsti per la transizione ecologica, e nemmeno un euro per modernizzare e adattare le infrastrutture al cambiamento climatico”.



Enrico Giovannini: “La manovra di bilancio non prevede fondi per la rete idrica”

Secondo Enrico Giovannini, ex ministro e professore di economia, il bilancio proposto dal governo con la manovra finanziaria è parecchio carente. Non solo perchè mancano i fondi previsti al finanziamento della transizione energetica, ma rimangono ancora le previsioni di sostegni ai combustibili fossili e molti altri “sussidi dannosi per l’ambiente“. Su questo punto il direttore dell’Asvis sottolinea che andrebbero sospesi i finanziamenti, soprattutto quelli per la riduzione dei prezzi del diesel in confronto alla benzina.



Sostegni economici che andrebbero smantellati e trasformati in incentivi per le rinnovabili. Sono inoltre mancate alcune delle priorità delle quali il governo doveva tenere conto per aumentare i servizi e le infrastrutture. Ad esempio, come sostiene Giovannini: “Non sono stati stanziati soldi per la manutenzione della rete idrica, e sul fronte della sanità mancano i finanziamenti che erano stati approvati per attuare una legge sull’assistenza ai non autosufficienti“.