La manovra di Heimlich ha salvato Alessia Marcuzzi dal soffocamento: a praticarla, mentre erano a cena a ristorante, è stata Wilma Faissol, la moglie di Francesco Facchinetti. In molti si stanno dunque in queste ore chiedendo cos’è e come si fa. Essa è una procedura di emergenza che serve a disostruire le vie aeree in presenza di corpi estranei, come in questo caso un pezzetto di polipo. Il suo nome ha origine dal medico americano Henry Heimlich, che la descrisse per primo nell’anno 1974.
La procedura, relativamente semplice da eseguire, viene insegnata nei corsi di primo soccorso. Essa è caratterizzata dall’esecuzione di quelle che si definiscono come spinte o compressioni addominali. È necessario che il soccorritore si posizioni in piedi alle spalle della vittima, che potrà essere seduta oppure anche’essa in piedi. Da questa posizione dovrà piegare l’individuo in avanti e cingergli la vita con entrambe le braccia, poi con una mano stretta a pugno e l’altra che garantisce la presa dovrà esercitare una serie di spinte sull’addome rapide e profonde verso l’interno dal basso verso l’alto, finché il corpo estraneo non verrà espulso.
Manovra di Heimlich, cos’è e quando si può effettuare
La manovra di Heimlich va effettuata, nelle modalità descritte, esclusivamente nel caso in cui il paziente stia soffocando. I sintomi possono essere difficoltà a respirare, incapacità di parlare, tosse debole e cianosi. Nel caso in cui questo sia il problema e la vittima abbia più di un anno, allora si può procedere con la pratica di primo soccorso. In caso di bambini è importante non esagerare con la violenza delle spinte addominali. In caso di donne in gravidanza invece è bene tenere a mente che le compressioni vanno effettuate leggermente più in alto.
È possibile praticare la procedura di emergenza anche su se stessi, ma è necessario avere prontezza nei riflessi e rimanere abbastanza lucidi per riuscire a farlo in modo corretto.