Aumentare le risorse per la famiglia e dunque per i figli attraverso una manovra di bilancio che allarga la platea dei beneficiari di una misura porta sempre consenso, farlo per l’assegno per i figli ancor di più. Cosa dice però il testo? Con il comma 1 dell’articolo 38 della Legge di bilancio 2024 si fissa una sorta di franchigia fino a 50mila euro, che significa che se possiedi fino a quella sommetta in Titoli di Stato, o buoni postali, questi non concorrono a formare il patrimonio mobiliare ai fini Isee (articolo 5 comma 4, lettera b) del Dpm 159/2013). Infatti, il valore del patrimonio mobiliare, insieme a quello immobiliare, incide sul calcolo dell’Isee (Indicatore situazione economica equivalente), che serve a misurare il livello economico di un nucleo familiare.
L’Isee appare fondamentale per poter accedere a determinati bonus o incentivi statali. Il comma 2 del medesimo articolo 38, in sostanza dice che per attuare il beneficio si deve aggiornare il Dpcm 159/2013, quindi fino ad allora non se ne farà niente, ma non viene fissato un termine temporale per farlo (sembra una norma di delega, in quanto non di immediata attuazione, ma non lo è perché le norme di delega sono vietate in Legge di bilancio). Il comma 3 sempre dell’art 38 dice che gli effetti prodotti ci costano 44 milioni. Quindi, speriamo che sia prontamente modificato il Dpcm 159/13 così da non far fare la fine dei 350 milioni del fondo per le disabilità anche ai 44 milioni dell’assegno unico.
E c’è un ma: l’erogazione dei benefici legati all’Isee a una platea più ampia, che vi può così accedere grazie a uno sconto sul patrimonio mobiliare fino 50mila euro, che nel solo caso dell’assegno per i figli (ma il comma 1 citato non lo vincola solo per questo fine e quindi gli effetti sarebbero più ampi se riferiti alle altre misure soggette a limiti Isee) richiede appunto una copertura maggiore di 44 milioni, che vengono aumentati con il comma 3 dell’articolo 38. In questo caso si riuscirà a legare l’assegno per i figli alla franchigia concessa, e non lasciare spazio ad altro?
Dubbio che assale perché sono tantissime le misure che vengono erogate sulla base dell’Isee anche alle persone con disabilità, sempre leggendo attentamente il Testo bollinato, e ci si domanda se, posto che il comma 1, art. 38, sopra richiamato non appare specificatamente limitato all’Assegno unico e universale per i figli a carico, anzi dal titolo dell’articolo la disposizione sembra essere una norma a carattere generale quindi capace di produrre effetti sulle tantissime misure che vengono erogate sulla base dell’Isee, ci si sarebbe aspettati che per effetto dei commi 1 e 2 non venisse solo indicato quanto al comma 3 che incrementa i famosi 44 milioni per la famiglia, ma anche – per conseguenza logica – che fossero indicati tutti quei fondi a copertura di altre misure legate all’Isee, o quanto meno si rinviasse a un allegato contenente un lungo elenco di misure soggette a Isee, incluse o escluse dall’agevolazione (solo per fare alcuni esempi l’art. 35 per asili nido ecc., l’art 61 per l’erogazione di Borse di studio per l’Erasmus italiano, che al comma 3 disciplina, con futuro decreto del Ministro, l’accesso al beneficio e per l’erogazione delle borse di studio, nonché il valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente necessario).
Questo ragionamento, in buona sostanza e almeno riferito agli articoli 35 e 61 unici a citare l’Isee, porta a dire che sarebbe corretto si precisasse che le somme stanziate tengono conto delle somme dell’art. 38 o che non ne tengano conto perché la misura non si applica. Questo per evitare confusione. O dobbiamo pensare che il miracolo dei pani e dei pesci si ripeta con sempre quei 44 milioni?
Attendiamo speranzosi un po’ di chiarimenti. Poi strada facendo ci diletteremo a esaminare altri articoli della finanziaria 2024 perché studiare e a fondo è un esercizio importante.
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