LE DETRAZIONI IN MANOVRA 2025 SARANNO DIMINUITE: L’ANNUNCIO DEL SOTTOSEGRETARIO AL MEF FEDERICO FRENI

Tesoretto “sospeso” in attesa dei conti a fine estate, Manovra 2025 «seria e credibile» e tagli alle detrazioni “mini” lasciando solo quelle decisive: questo e molto altro anticipa nell’intervista odierna a “La Repubblica” il sottosegretario al MEF Federico Freni. Per il parlamentare della Lega, braccio destro di Giorgetti e autentico “uomo dei conti” del Governo Meloni, uno dei punti chiave per chiudere la prossima Legge di Bilancio 2025 sarà proprio la questione delle detrazioni fiscali per il prossimo anno: «Una revisione delle tax expenditures è doverosa perché ci sono decine di micro agevolazioni che hanno uno scarso impatto».



Per questo una attenta operazione di “pulizia” fiscale da qui al 27 settembre 2024, quando dovrà essere presentato la NADEF (Nota di aggiornamento del DEF) per il prossimo anno, porterà a rendere il sistema fiscale italiano «ancora più efficiente». Secondo Freni non verranno però toccate le detrazioni principali sulle quali si è costruita parte della riforma fiscale del Governo Meloni: «non toccheremo certamente le detrazioni per spese mediche, casa e lavoro», considerate non contendibili dal Ministero dell’Economia. Non ci sarà alcun aumento delle tasse, ha poi precisato lo stesso Freni, in quanto l’andamento delle entrate garantisce un buon margine, così come il PIL italiano «è stimato in crescita rispetto alle previsioni».



FRENI: “MANOVRA SERIA E CREDIBILE, NESSUNA DISPERAZIONE SUI CONTI”. LE ANTICIPAZIONI SU BANCHE E BALNEARI

Come ha poi spiegato il Ministro dell’Economia Giorgetti dopo l’ultimo CdM prima della pausa, per ragionare sull’eventuale “tesoretto” da 20-25 miliardi disponibile per la Manovra 2025 occorrerà attendere i dati definitivi sulle autoliquidazioni, ma nel frattempo lo scenario del fisco italiano non è da dramma disperato come viene spesso dipinto. Secondo il n.2 del MEF Federico Freni, non ci saranno né tagli né sanatorie “maxi”: «dispiace deludere ancora una volta chi si aspettava un’economia in affanno e un governo alla disperata ricerca di fondi».



Il Governo di Centrodestra spinge per lanciare una Manovra di Bilancio 2025 «seria e credibile», senza per questo ipotizzare taglie lineari o fantasiose coperture finanziarie “una tantum”: «è come pensare di poter riempire d’acqua un secchiello pieno di buchi». Dopo che anche Giorgetti ha allontanato l’idea di una tassa sugli extraprofitti delle banche – sottolineando però come un aiuto dai profitti dovrà per forza di cosa arrivare – anche il sottosegretario leghista conferma nel dettaglio il tema banche: «sostengono l’economia reale del Paese ogni giorno e come tutti pagano le tasse in funzione degli utili maturati. Non ci saranno tasse sugli extraprofitti o prelievi forzosi». Capitolo finale la polemica annosa sui balneari, con il Governo impegnato ad applicare la “famosa” direttiva Bolkestein richiesta da Bruxelles trovano però un punto di equilibrio con i gestori delle spiagge italiane: «è un tema delicato», conclude Freni a “Rep”, in quanto la priorità ora è ièdivuare una norma che provi a mettere ordine «nel far west delle concessioni». Secondo il Governo, chiarisce il n.2 del MEF, «È inimmaginabile andare avanti con regimi differenti. All’interno di questo perimetro servono poi indennizzi adeguati per gli attuali concessionari».