Non essendo la Manovra ancora incardinata e soprattutto approvata in Parlamento, tutto ancora può cambiare ma quello che è certo è l’impegno profuso dal Governo Conte-2 per far partire già dal 1 gennaio 2020 la misura sugli asili nido gratis per la maggiorparte delle famiglie italiane. Al momento ancora non sono stati prodotti né i requisiti principali né la procedura per inviare la domanda molto probabilmente all’Inps: «Questo Governo, quale prima misura di intervento a favore delle famiglie con redditi bassi e medi, si adopererà con le Regioni per azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili nido e micro nidi a partire dall’anno scolastico 2020-2021 e per ampliare contestualmente l’offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno», aveva detto pochi giorni fa il Premier Conte prima del via libera del CdM alla misura sugli asili nido gratis. La retta dell’asilo già oggi ha dei diversi sostegni a seconda della Regione in cui si abita, ma il costo “zero” è praticamente impossibile dovunque: il tentativo del Governo è quello di renderlo, almeno per le fasce medio-basse, gratuito superando la pessima statistica di un bambino su 10 che usufruisce del servizio di asilo nido pubblico. Ad oggi il Bonus Nido già precede che le famiglie possano recuperare quanto speso per l’asilo fino ad un massimo di 1500 euro all’anno: come riporta la misura del precedenti Governi, «fino a 136,36€ mensili, quindi, la retta del nido la paga lo Stato, con il cittadino che qualche mese dopo otterrà il rimborso di quanto speso». Ora però dovrebbe invertirsi la rotta, senza che sia il genitore ad anticipare tutto ma con lo Stato/il Comune/la Regione che paga direttamente la quota: resta da capire in che modo, da che reddito partirà e con che modalità. Non poche questioni, insomma.
GUALTIERI “ASILI NIDO GRATIS DAL 2020”
La crisi dell’ex Ilva ha fatto passare in secondo piano, per ora, le difficoltà interne del governo sulla Manovra di Bilancio 2020 approdata in Parlamento da una settimana: oggi il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è intervenuto nella Commissione Bilancio (riunite di Camera e Senato) per presentare l’impianto della Finanziaria sulla quale Pd, M5s, LeU e Italia Viva dovranno cercare di trovare la quadra tra emendamenti e norme in vista del più che probabile voto di fiducia di dicembre. «Vi sarà una riduzione di 7,1 miliardi della pressione fiscale rispetto all’anno precedente», rilancia il Ministro in audizione, sottolineando «Il nostro intervento riduce le tasse rispetto a quelle previste in legislazione dal governo precedente e le riduce anche al netto dell’Iva, disinnescando l’aumento automatico per il 2020». Il titolare del Mef ha poi difeso l’impegno del Governo Conte-2 sul fronte del cashless, ribadendo come «L’aumento del gettito ci consentirà di incrementare il fondo per la riduzione della pressione fiscale e di ridurre il carico fiscale». Con il nome di “Italia Cashless”, le misure messe a punto da Conte e Gualtieri andranno ad incrementare i pagamenti digitali e il minor uso del contante: «È opportuno che il governo abbia deciso di fare seriamente la lotta all’evasione fiscale e di farne una priorità della manovra. È certificato che azioni in questo ambito possono dare risultati importanti anche nel breve periodo, come ha dimostrato il successo della fatturazione elettronica». Sono circa 3,2 miliardi di euro i calcoli sulle misure di lotta all’evasione fiscale.
RENZI “AVVISA” IL GOVERNO: “SERVE MANOVRA NO TAX”
Importante l’annuncio fatto dal Ministro Gualtieri poi sul fronte dei bonus per le famiglie: sebbene non vi sia il “maxi bonus” voluto da Italia Viva di Matteo Renzi, il Governo ha trovato alcuni fondi per misure che possano sgravare il gettito delle famiglie alle prese con bambini piccoli. «Con il bonus per gli asili nido la Manovra consentirà la sostanziale gratuità degli asili nido per la grande maggioranza delle famiglie italiane e sarà importante anche dal punto di vista del sostegno all’occupazione femminile». La misura annunciata da Gualtieri scatterà dal primo gennaio e in tutto nel prossimo triennio si stanziano «2,8 miliardi in più per la famiglia e si prevede anche l’aumento dei posti al nido». Sui temi delicati – per gli scontri interni alla maggioranza – Plastic Tax e auto aziendali, il Ministro ha sottolineato «la tassa sulla plastica deve essere migliorata e riformulata per evitare effetti negativi su una filiera produttiva molto importante. Abbiamo avviato una riflessione tecnica e auspichiamo che il Parlamento intervenga per migliorare questa misura». Sulle auto e il fringe benefit invece Gualtieri chiarisce «numeri fantasiosi quelli fatti negli scorsi giorni, il provvedimento riguarda 300mila auto. La tassa sulle auto aziendali non è una tassa, ma una rimodulazione di un sussidio pubblico che oggi in Italia è tra i più alti». La ratio – sostiene Gualtieri – è «legare l’incentivo pubblico oggi dato in modo indistinto alla riduzione delle emissioni inquinanti e fare in modo di incentivare le vetture a basse emissioni». In attesa dei lavori parlamentari al via, arrivano già i primi distinguo da una parte della maggioranza: nello specifico è Matteo Renzi da Italia Viva che a distanza “smentisce” Gualtieri «C’è un dato di fatto oggettivo. La situazione economica del Paese non è rosea. Tutto ristagna. E il problema non è la legge di bilancio – su cui continueremo la nostra battaglia #NoTax – ma la situazione di incertezza sugli investimenti. Per questo do a tutti appuntamento a Torino, venerdì 15 novembre», scrive l’ex premier anticipando l’iniziativa di Iv dal titolo «Shock! Le proposte di Italia viva per rilanciare l’economia».