Raggiunta l’intesa sulla manovra: dopo l’incontro con il presidente Sergio Mattarella, il premier Conte è intervenuto in conferenza stampa per annunciare la fumata bianca al termine di un vertice di maggioranza fiume. Resta solo da comporre il quadro delle copertura, ma c’è l’accordo di massima. «Diffido di chi dirà che questa è una manovra delle tasse: saremmo di fronte a una menzogna», ha spiegato il giurista. Rinviate sugar e plastic tax: «La sugar tax poteva avere un impatto problematico e ci sono giunte segnalazioni da imprese del settore. Pur considerandola una tassa di scopo, abbiamo ritenuto di dover ridurre l’impatto dell’85% , l’imposizione partirà dal 1° luglio. Sulla sugar tax abbiamo deciso che è più giusto farla partire dal 1° ottobre, così da riformulare le linee produttive e rielaborare le strategie imprenditoriali». Non ci sarà la tassa sulle auto aziendali, presenti 3 miliardi di euro di superbonus per pagamenti digitali e 65 milioni di euro per il corpo dei vigili del fuoco. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANOVRA 2020, RIPRESO VERTICE: BALLANO 400 MILIONI
Dopo che era stato sospeso in mattinata a causa delle (eufemismo) differenti vedute dei partiti di maggioranza sulla presenza o meno nella Manovra 2020 di plastic e sugar tax, nonché sull’impiego di 400 milioni aggiuntivi, è da poco ripreso il vertice di Governo a Palazzo Chigi anche se la tensione resta alta. Italia Viva, per bocca dei suoi due principali esponenti (Matteo Renzi e Teresa Bellanova) insiste per cancellare le due minitasse volute dal Movimento 5 Stelle e che pure il Partito Democratico sarebbe intenzionato a non toccare, minacciando anche il voto: “Non vorrei tornare alle urne, ma se siamo costretti…” ha detto sibillino il senatore di Rignano, mentre la ministra ha definito “miserabile” l’atteggiamento di chi, secondo lei, punta a dividere i lavoratori. Stretti tra i diktat di Di Maio e il pressing di Italia Viva, i dem invece puntano a confermare la loro linea, ovvero utilizzare i 400 milioni reperiti negli ultimi giorni per abbassare ulteriormente il cuneo fiscale ai lavoratori, attaccando Renzi che preferirebbe “le multinazionali ai contribuenti italiani”. In questo clima teso va dunque in scena nel pomeriggio il redde rationem di quello che, sin dall’insediamento del Conte 2, è stato uno dei principali motivi di scontro tra renziani e il resto della maggioranza, ovvero il tema delle tasse anche se per il Pd il più stato fatto sterilizzando l’aumento dell’Iva per circa 23 miliardi mentre per l’ex premier vanno cancellate pure plastic tax e sugar tax che invece per i pentastellati sono un caposaldo della prossima manovra. Ecco perchè questo clima trovare una quadra senza scontentare nessuno appare sempre più difficile. (agg. di R. G. Flore)
VERTICE SOSPESO: STALLO SU PLASTIC E SUGAR TAX
È ancora lite e per ora nulla di fatta al vertice di maggioranza sulla Manovra 2020: non si riesce a trovare una quadra già tra Pd e M5s, ma è l’opposizione ferma di Italia Viva su plastic-sugar tax a rendere furente l’aria di Palazzo Chigi. «Iv ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate, coma la Coca Cola. Non vuole diminuire le tasse sul lavoro ma pensa solo a togliere la sugar tax per favorire società per azioni che non hanno neanche sede in Italia. E’ solo grazie al Pd che sono stati salvati gli italiani dai 23 miliardi della Salvini tax e che si mette in campo il taglio delle tasse ai lavoratori da oltre tre miliardi», fanno sapere fonti Pd all’Ansa mentre sui social la rappresentante di Renzi nel Governo, la Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, rilancia «Plastic tax e sugar tax determineranno un disastro occupazionale. Ora al lavoro per trovare un accordo che dica no a microbalzelli e sì al lavoro». Ma lo scontro è anche tra Partito Democratico e M5s su un altro punto, le risorse per la tassa sui giochi: i de propongono di aumentare la tassazione sulle attività ludiche per reperire risorse, mentre i 5Stelle, seppure concordi nell’aumento della tassa, vorrebbero poi destinare quelle risorse per l’equiparazione degli stipendi dei Vigili del Fuoco a quelli delle altre forze di Polizia. (agg. di Niccolò Magnani)
GUALTIERI IN CERCA DI COPERTURE PER LA MANOVRA 2020
E’ iniziato a Palazzo Chigi il nuovo vertice del governo sulla Manovra 2020 dopo la fumata di ieri. Un incontro che è cominciato senza il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, visto che lo stesso è ancora impegnato con l’inviato speciale Onu per la Libia, Ghassan Salamè. Presenti invece tavolo i ministri Roberto Gualtieri, Teresa Bellanova, Federico D’Incà, Dario Franceschini, la viceministra Laura Castelli, la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra, Luigi Marattin, per Italia Viva, nonché i vari tecnici del Mef e della Ragioneria. A far slittare la riunione, come ipotizza il Post, probabilmente il lavoro dello stesso titolare del Tesoro, Gualtieri, in cerca delle coperture necessarie per provare appunto a trovare l’accordo fra tutte le forze politiche, ed in particolare, con Italia Viva, ferma nel bloccare l’aumento delle tasse. Il partito di Matteo Renzi si è impuntato in particolare nell’abrogazione della plastic tax e della sugar tax, con l’aggiunta della famosa tassa sulle auto aziendali. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MANOVRA 2020, FUMATA NERA: IL MONITO DI FITCH
Niente intesa sulla Manovra 2020, e il governo ha bisogno di un nuovo vertice a Palazzo Chigi per provare a trovare la quadra. La fumata nera è arrivata nella tarda serata di ieri, ed ha provocato le prime reazioni sui mercati, a cominciare dall’agenzia di rating Fitch, che nel suo rapporto sull’Italia ha scritto: “I negoziati sulla legge di bilancio del 2020 – si legge sull’edizione online de Il Fatto Quotidiano – hanno messo in evidenza le tensioni politiche tra il M5s e il Pd. Le complesse relazioni tra le due formazioni rappresentano un rischio per la durata dell’esecutivo per l’intera legislatura”. Sempre la stessa agenzia ricorda che le elezioni regionali dell’inizio dell’anno prossimo, “saranno un test per la stabilità della coalizione di governo”. Per quanto riguarda le previsioni economiche per il 2020 e il 2021, restano pari al +0,4% e al +0,6%, mentre per quest’anno: “la migliore performance dell’economia nel terzo trimestre del 2019 significa come quest’anno è probabile si chiuda con un +0,2% piuttosto che a zero”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MANOVRA 2020, FUMATA NERA: IL COMMENTO DI RENZI
Caos manovra per il Governo, domani nuovo vertice per cercare di raggiungere un’intesa. Italia Viva, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle al lavoro per raggiungere l’accordo sulle tasse, ma i renziani non hanno intenzione di fare sconti. Conte ha chiesto “aiuto” alla ragioneria di Stato e ai funzionari del Mef, ma la strada sembra in salita. E Matteo Renzi è netto ai microfoni di Piazza Pulita: «Se si continua così, ci sta che si torna a votare: litigano su tutto». L’ex premier ha poi aggiunto: «Noi non siamo litigando, all’incontro di domenica quando hanno discusso». Per il leader di Italia Viva, c’è «il 50 per cento di possibilità che il Governo rimanga in piedi»: «Rischiano di andare alle elezioni perché in questa fase se si continua a litigare sulle tasse, sulla sugar tax, si rischia. E una tassa sulla plastica non si può fare». E chi potrebbe rompere? «Di Maio tira la corda ma non può rompere. Io dico basta, non si può litigare su tutto». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANOVRA, CONTE: “SFORZO PER RIDURRE TASSE”
Dossier manovra, è fumata nera: il Governo non ha raggiunto l’intesa nel vertice di maggioranza di questa sera, discorso rinviato a domani. Come riporta il Corriere della Sera, l’ostacolo da superare è rappresentato dalla plastic tax: sulle auto aziendali sarebbe previsto un gettito zero. Dopo il caso fondo salva-Stati e lo scontro sulla prescrizione, le forze di maggioranza sono alla ricerca di una sintesi. «Siamo tutti d’accordo che va fatto un ulteriore sforzo per ridurre la tassazione», ha fatto sapere Palazzo Chigi, con il premier Conte che ha chiesto un ulteriore sforzo alle strutture del Mef e alla Ragioneria affinchè «quella che è già adesso una manovra che non aumenta la tassazione, non possa essere distorta per un paio di limitate misure collegate a tasse di scopo». Netta la posizione di Italia Viva: «Stiamo lavorando, fiducia nella maggioranza».
MANOVRA, LITE GOVERNO: NUOVO VERTICE DOMANI
Come spiega Ansa, al vertice per la manovra hanno preso parte il premier Conte, ministri Teresa Bellanova e Roberto Speranza, i viceministri Antonio Misiani e Laura Castelli, il vicecapogruppo di Iv Luigi Marattin e il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Italia Viva non ha alcuna intenzione di fare passi indietro su plastic e sugar tax, come testimoniato dall’attacco frontale di Matteo Renzi: «Le tasse contro la plastica e lo zucchero “funzionano” mediaticamente per i populisti. Ma sono un autogol per le aziende del settore. Se vuoi ridurre la plastica, incentiva la trasformazione ecologica. Se vuoi cambiare stili di vita, investi sull’educazione. Ma aumentare le tasse serve a far cassa. E fa licenziare 5.000 persone. Ecco perché Italia Viva combatte contro l’aumento di queste tasse». Repubblica parla di accordo sull’introduzione in manovra di un pacchetto di modifiche per gli enti locali. Attesi nuovi aggiornamenti domani, altra giornata rovente per il Conte-bis…