Dopo un’altra giornata convulsa, il Governo arriva ad approvare nell’ultimo Consiglio dei Ministri il testo finale della Manovra che così viene inviata al Parlamento: 237 pagine con 228 articoli, l’ultima bozza viene così approvata dal CdM, come spiega il Ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà «Ci vorrà ancora qualche ora, penso che domani o al massimo nelle prime ore di mercoledì». In vista della perdurante crisi economica Covid-19, il Governo stanzierà un’ulteriore deficit da 15-20 miliardi (che Camera e Senato dovranno votare, ndr), confermati blocco licenziamenti e Cig Covid, oltre alla proroga di Ape Sociale e Opzione Donna per il tema pensioni. «Nella manovra che il Consiglio dei Ministri ha appena approvato per l’invio alle Camere ci sono importanti novità per il Servizio Civile Universale e il mondo sportivo», spiega il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a margine del CdM appena concluso. Si tratta di un fondo per gli sport di base (50 milioni), dell’esonero contributivo per i lavoratori sportivi e infine 200 milioni in più per 2 anni per un servizio civile «sempre più universale», conclude il Ministro.



SLITTA IL CDM, IL TESTO “PERDE” 45 ARTICOLI

È slittato alle ore 13, poi alle 14 e poi ancora a orario ancora da definire (per via del caso-Calabria con le dimissioni di Zuccatelli poco fa): il maxi testo da 248 articoli della Manovra di Bilancio deve ancora vedere limare gli ultimi dettagli prima del varo ufficiale in CdM. Secondo quanto spiega l’Ansa, la bozza è stata rivista scendendo a 228 articoli visto che ben 45 voci «dal servizio civile alle missioni internazionali ai caregiver, non necessitano di norme in quanto sono rifinanziate direttamente nei pertinenti capitoli di Bilancio». Tra le altre novità emerse in queste ultime ore il Governo inserisce nella nuova Finanziaria 2.800 assunzioni al Sud per un migliore uso dei fonti europei: nelle Regioni interessate (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) la spesa massima per le assunzioni sarà di 126 milioni annui nel triennio 2021-2023, «utilizzare al meglio i fondi della politica di coesione per posti nelle amministrazioni locali». Lo sgravio delle imprese sempre al Sud (fino al 2022) vede questo schema messo a punto nell’ultima bozza della Manovra: «25% per le grandi imprese che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro; del 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro; e del 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro» riporta l’Agenzia Ansa sull’ultima bozza della Manovra 2021.



MANOVRA APPRODA IN CONSIGLIO DEI MINISTRI

Alle ore 12 il Governo ha convocato un nuovo Consiglio dei Ministri per portare il testo ultimato e definito della Manovra di Bilancio 2021 dopo il primo varo dello scorso 18 ottobre: in quel caso fu approvato “salvo intese”, ma dopo i nuovi Dcpm e i Decreti Ristori, si è deciso per un allargamento dei cordoni da 243 fino a 248 articoli, 38 miliardi complessivi e 15-20 miliardi di ulteriore deficit (destinati ad un possibile Decreto Ristori Ter). In settimana un ulteriore Consiglio dei Ministri proporrà un testo di scostamento bilancio col quale poi andare in Parlamento a cercare l’approvazione, ma intanto si è deciso di affrettare i tempi sulla Manovra di Bilancio visto il già ingente ritardo sulla tabella di marcia rispetto al consueto iter di Finanziaria a fine anno. Le Camere devono tradurre la Manovra in legge entro il 31 dicembre 2020 e per farlo dovranno discutere di diversi punti “nodosi”, come ad esempio lo scontro con i sindacati della PA che già minacciano scioperi per le mancate risposte su assunzioni e rinnovo contratti. Non solo pubblica amministrazione nel testo in bozza che arriva oggi sul tavolo del Cdm: dopo le ultime riunioni tra Conte, Gualtieri e i capidelegazione del Governo ieri, si è raggiunta la quadra su ulteriori 10 fondi aggiuntivi, sugli investimenti in grandi opere (ancora però tutti da mettere nero su bianco), sui ristori per le chiusure dovute dai Dpcm e sui nuovi fondi alla Sanità in vista della grande stagione di vaccinazione che attende l’Italia nel 2021.



TESTO MANOVRA: TUTTE LE ULTIME NOVITÀ

L’esonero contributivo per le assunzioni di lavoratrici donne effettuate nel biennio 2021-2022 è una delle maggiori novità volute dal Governo nella nuova Manovra di Bilancio; per l’articolo “Lotteria dei corrispettivi e cashback” si legge nel testo in bozza ricevuto da Adnkronos «sostenere l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, prevedendo per la lotteria dei corrispettivi premi soltanto nel caso di pagamenti elettronici, in modo da assicurare le conseguenti sinergie con altre iniziative poste in essere per incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici all’ interno del Piano Italia Cashless». Nel 2021 è poi previsto dal Ministero della Salute un Fondo con una dotazione di 400 milioni di euro «da destinare all’acquisto dei vaccini anti Sars-Cov-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid-19», con affidamento per logistica e distribuzione al commissario Arcuri. Prorogato al 31 dicembre 2021 il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quota delle pmi con uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2022, mentre sono previsti nuovi fondi per le strutture sanitarie con 2 miliardi in più per l’edilizia ospedaliera e delle Rsa. Inoltre, prevista nella nuova Manovra la proroga, per tutto il 2021, del personale aggiuntivo contrattualizzato nei mesi dell’emergenza, in modo da non sguarnire corsie e reparti. 5 miliardi vanno a rifinanziare la nuova Cig Covid, confermato stop ai licenziamenti fino al 31 marzo e si attua anche la deroga sulle causali ai contratti a termine prorogata fino a marzo. 3 miliardi per assegno unico figli (da luglio), bonus mobilità (100 milioni di euro) mentre resta ferma la discussione sul rinnovo del super ecobonus al 110%. Tra le misure più contestate, in Manovra rimangono 378 assunzioni per l’Enac, 10 milioni per la trasformazione da srl in spa dell’Istituto Luce Cinecittà e alla Rai va il 5% del canone (ricordiamo, dal 2015 tolto alla tv di Stato ora torna nelle casse dell’aziende). Salta invece l’accisa da 25% sulle sigarette elettroniche, attesa inizialmente per il 1 gennaio.