Manovra, Nadef approvato: niente aumento Iva, ok nuove misure ma non la tassa su merendine. Soddisfazione in casa M5s, ecco le parole del leader grillino Luigi Di Maio: «Sono molto contento di questa nota di aggiornamento al Def, abbiamo mantenuto la promessa fondativa di questo esecutivo di non fare aumentare l’Iva. Lunedì ne manterremo un’altra, ovvero il taglio dei parlamentari». L’aumento dell’Iva avrebbe «punito chi vogliamo difendere», il giudizio di Teresa Bellanova, con il ministro dell’Agricoltura che ha evidenziato ai microfoni di Repubblica: «Se si tiene fede agli impegni assunti dal governo, è una vittoria di tutti». Buone notizie, dunque, per la tenuta del Conte-bis, ma Matteo Renzi ammette di essere guardingo nell’intervista rilasciata a I Lunatici: «Questo Governo nasce per evitare l’aumento dell’Iva, se fosse aumentata saremmo stati tutti ricoverati. Abbiamo detto basta con l’atteggiamento di Salvini, ma anche che l’Iva non doveva aumentare. Ciò che conta è che le parole del premier Conte – che noi apprezziamo – non celino il gioco delle tre carte: se non c’è aumento dell’Iva, non c’è aumento dell’Iva. Niente scherzi sul gettito». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANOVRA, FRA NUOVE ALIQUOTE E BONUS DELLA BEFANA
E’ soddisfatto il premier Giuseppe Conte dopo l’approvazione della nota di aggiornamento del Def avvenuta nella serata di ieri. Una serie di misure che servono “a confermare – le parole dello stesso presidente del consiglio – che abbiamo sterilizzato l’aumento Iva. Ma non ci accontentiamo di questo: vogliamo ridurre il cuneo fiscale e abbassare le aliquote dell’Iva. Tutto non possiamo fare nel primo anno, ma abbiamo impostato le riforme”. Soddisfatto anche Roberto Gualtieri, ministro dell’economica, che ha specificato: “Dobbiamo fare i conti con un’eredità impegnativa, perché le fibrillazioni politiche e le dichiarazioni anti-euro hanno contribuito a indebolire la crescita”. Fra le misure in programma anche delle rimodulazioni delle aliquote, a cominciare dalle bollette, esempio fatto dallo stesso premier, con aliquote iva dal 10 al 5%, ma anche il latte, il pane e la frutta, che potrebbero calare fino all’1%. Per quanto riguarda il cashback, ovvero, il “ritorno” della spesa effettuata con bancomat o carte pari ad una cifra variabile fra il 2 e il 4%, l’esecutivo starebbe studiando un bonus pari ad una detrazione del 19% su una spesa massima annua di 2500 euro. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MANOVRA, CONTE “STOP AUMENTO IVA”
Messe da parte le polemiche, M5s e Pd hanno raggiunto l’intesa sulla manovra: nessun aumento dell’Iva in programma, mentre sono numerose le nuove misure previste. Niente tassa su merendine in programma, l’annuncio del premier Conte in diretta su Skuola.net, con il ministro Fioramonti che ha evidenziato in un’intervista rilasciata a The Post Internazionale: «Le lobby vogliono impedire questa tassa: vorrei ricordare a tutti gli improvvisati lobbisti della Coca Cola company che bibite zuccherine e gasate contribuiscono in maniera decisiva alla diffusione di tante malattie endocrino-metaboliche, a partire dal diabete». Una delle principali novità è rappresentata dal cosiddetto «bonus della Befana»: come spiega il Corriere della Sera, chi nel 2020 ha fatto pagamenti elettronici per una soglia minima – ancora da definire – nei settori a più alto rischio evasione, nei primi giorni del 2021 riceverebbe una somma massima fino a 500 euro come detrazione fiscale. Passando alla Sanità, il ministro Roberto Speranza ha evidenziato: «Stiamo lavorando per togliere il superticket, mi batto per aumentare le risorse del fondo sanitario nazionale». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANOVRA, L’ANNUNCIO DI CONTE E L’IRA DELLE OPPOSIZIONI
Manovra, il premier Giuseppe Conte ha annunciato di aver trovato i 23 miliardi necessari per evitare l’aumento dell’Iva ma non si placano le polemiche. Dopo lo scontro tra M5s e Pd in Consiglio dei ministri, l’opposizione chiede spiegazioni all’esecutivo giallorosso. Lega su tutte le furie, Forza Italia incalza il primo ministro: «Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di “aver trovato” 23 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva per il 2020. Siccome il bilancio dello Stato non è una caccia al tesoro durante la quale, con un po’ di fortuna, i concorrenti possono imbattersi in uno scrigno che contiene 23 miliardi di euro, siamo costretti a chiedere al premier dove mai abbia recuperato queste risorse. Sono tagli di spesa, si tratta di fare più deficit, di imporre nuove tasse?», le parole di Mara Carfagna. Duro il giudizio dell’azzurro Renato Brunetta, che parla di un aumento di Pil soltanto di un paio di decimali di punto e di una manovra sostanzialmente «inutile». Infine, la presa di posizione del dem Andrea Orlando: «Io credo che uno degli obiettivi fondamentali di questa manovra debba essere quello di ridurre la pressione fiscale sulla busta paga di chi non arriva in fondo al mese». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANOVRA, CONTE: “TROVATI 23 MILIARDI, NO AUMENTO DELL’IVA”
Dopo la tensione delle scorse ore, il premier Giuseppe Conte annuncia di aver trovato la soluzione per la manovra. Raggiunto dai cronisti a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio ha affermato: «Sull’Iva c’è un equivoco: lavoriamo per ridurla, non per aumentarla. Abbiamo trovato i 23 miliardi necessari». L’avvocato del popolo ha spiegato che l’obiettivo «è abbassarla, portare le bollette dal 10% al 5%, affinchè le famiglie meno abbienti possano comprare pane, frutta fresca e latte con l’Iva all’1%». «Non mi posso accontentare solo di sterilizzate l’Iva», ha concluso il giurista. In precedenza, il segretario del Pd Nicola Zingaretti aveva sottolineato: «Non ripetiamo gli errori del passato che hanno creato povertà, paura e rabbia. Dobbiamo puntare alla crescita. Sviluppo e giustizia sociale devono camminare insieme. Tagliare le tasse a chi guadagna poco è importante per i consumi che sono fermi e perché in troppi non ce la fanno ad arrivare a fine mese», ribadendo un secco no all’aumento dell’Iva. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANOVRA, TENSIONE GOVERNO: VERTICE NOTTURNO CON FUMATA NERA
Clima di altissima tensione al Governo: la discussione sulla manovra scatena la prima lite tra M5s e Pd, fumata nera dal vertice andato in scena ieri sera a Palazzo Chigi. Dopo quattro ore di dialogo, le due forze di maggioranza non hanno raggiunto un accordo: seduti al tavolo, insieme al premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione Luigi Di Maio (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Liberi e Uguali), Teresa Bellanova (Italia Viva) e il sottosegretario Riccardo Fraccaro (M5s). Terreno di scontro il capitolo Iva, con Renzi e Di Maio dalla stessa parte: sia il leader di Italia Viva che quello del Movimento si sono detti contrari all’aumento dell’imposta sul valore aggiunto: «Abbiamo fatto un Governo per mandare a casa Salvini e per non aumentare l’IVA. Da noi zero polemiche su ministeri, sottosegretari, sul passato. Ma aumentare IVA è schiaffo ai consumatori, specie ai più poveri. E porta alla recessione. Ecco perché Italia Viva è contro aumento IVA», le parole dell’ex premier.
MANOVRA, SCONTRO M5S-PD: SALVINI “ITALIANI NON SONO SCEMI”
«Ci sono ancora molte ipotesi in campo», spiega una fonte ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, con i ministri dell’esecutivo Conte-bis al lavoro in vista del Consiglio dei ministri in programma oggi alle 18.30. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha rilanciato l’ipotesi «di una rimodulazione dell’Iva», mentre Dario Franceschini ha messo nel mirino le dichiarazioni di Di Maio ai microfoni di Non è l’Arena: «Poco prima della riunione Di Maio ha annunciato in modo ultimativo una serie di posizioni sulla legge di Bilancio e su molto altro, cose anche interessanti che credo impegnino il suo Movimento ma non l’intera maggioranza». E l’opposizione è sul piede di guerra, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini ha stroncato i giallorossi: «Secondo Gualtieri gli italiani sono scemi? Hanno trascorso mesi a dire che facevano questo esecutivo per evitare l’aumento dell’Iva e oggi propongono l’aumento dell’Iva? Non scherziamo: noi, con la pace fiscale, avremmo portato a casa almeno 10 miliardi. Qui stanno scherzando con il lavoro degli italiani», le sue parole in un intervento a Radio 24.