LA RISPOSTA DEL MINISTRO GIORGETTI DOPO LE RACCOMANDAZIONI UE

«Accogliamo il giudizio della Commissione Ue»: lo dice il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in merito al giudizio espresso da Bruxelles sulla manovra (o meglio, sul documento inviato da Palazzo Chigi in attesa della approvazione della Manovra in parlamento). Secondo il titolare del MEF, quanto espresso dalla Commissione Ue è di fatto «tutto come previsto»: «nonostante l’eredità dell’impatto negativo di energia e superbonus andiamo avanti con sano realismo».



A domanda diretta fatta al commissario Gentiloni durante la conferenza stampa di Bruxelles, l’ex Premier ha specificato che non servirà alcuna Manovra “correttiva” in Primavera per l’Italia dopo i documenti presentati fino ad ora: «I nostri inviti sono, diciamo così, uniformi per i vari gruppi di Paesi. E per i Paesi non pienamente in linea sono inviti a prendere le misure opportune e non a fare manovre correttive». La Manovra italiana insomma ottiene un ok “con riserva” sul quale verrà affrontato nel prossime settimane con i possibili mini-correttivi da inserire nel maxi-emendamento già previsto dal Governo per modificare alcune norme su pensioni e rivalutazioni.



UE “RIMANDA” LA MANOVRA DELL’ITALIA

«I nostri inviti alla prudenza sono uniformi ma ci sono 8 Paesi che non sono del tutto in linea»: così spiega in conferenza stampa da Bruxelles il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni in merito alle “pagelle” della Commissione Ue sulla Manovra di Bilancio 2024 per i 27 Paesi membri. Basandosi sulle raccomandazioni del Consiglio Europeo del luglio 2023 – ricordiamo infatti che ancora per il 2023 è sospeso il Patto di Stabilità (sono questi i giorni delle difficili trattative tra i vari leader per arrivare a nuove regole sul bilancio Ue) – la Commissione ha concluso che le varie Leggi di Bilancio non tutte rientrano nei parametri fissati (e facoltativi).



Italia e Germania “rimandate”, Francia e Belgio “bocciate”, Grecia e Spagna “in linea”: queste alcune delle “pagelle” stilate dalla Commissione Ue nel report dei commissari Gentiloni e Dombrovskis (vice presidente): in particolare, il documento programmatico dell’Italia per il 2024 è stato giudicato dalla Commissione Ue «non pienamente in linea con le raccomandazioni del Consiglio», assieme a quelli di altri 8 Paesi (Germania, Austria, Lettonia, Olanda, Slovacchia, Lussemburgo, Malta, Portogallo). Pienamente promossi Cipro, Estonia, Grecia, Spagna, Irlanda, Slovenia, Lituania, mentre la bocciatura sulla Manovra arriva per Belgio, Francia, Finlandia e Croazia. L’invito a Roma è quello di «tenersi pronta ad adottare le misure necessarie», mentre sempre l’Italia si trova in uno squilibrio macroeconomico che dovrà portare «esami approfonditi con altri 11 Paesi, Germania inclusa».

Nello specifico, le raccomandazioni Ue all’Italia per il 2024 chiedevano di limitare la crescita della spesa all’1,3%, ma secondo le ultime previsioni Ue sarà lo 0,9%: «con il superbonus però nel 2023 è stata superiore alle attese e tenendo conto dello scenario di base nella conformità della manovra il conseguente tasso di crescita nel 2024 sarebbe superiore al tasso di crescita raccomandato, dello 0,6% del Pil», si legge nelle raccomandazioni Ue riporta dall’ANSA. La spesa primaria netta finanziata a livello nazionale, si legge ancora, «è valutata come non completamente in linea con la raccomandazione». La Commissione Ue ritiene che l’Italia abbia compiuto progressi limitati «per quanto riguarda gli elementi strutturali delle raccomandazioni di bilancio formulate dal Consiglio il 14 luglio 2023 e invita le autorità italiane ad accelerare i progressi». Nel complesso comunque i cambiamenti della politica fiscale aumentano e di molto l’incertezza nell’economia, «rendendo il sistema fiscale più complesso e aumentando l’onere sulle imprese e sulle famiglie adempienti».

“INVITO A PRUDENZA SUL BILANCIO”. COSA HA DETTO GENTILONI

L’invito della Commissione Ue sulla Manovra che in questi giorni arriva in Parlamento per le discussioni e i correttivi necessari è volto a richiamare il Governo per «ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e di rendere il sistema fiscale più efficiente, attuare la legge delega sulla riforma fiscale, preservando la progressività del sistema fiscale e migliorando l’equità, e di allineare i valori catastali agli attuali valori di mercato».

A chi parla di bocciatura dell’Ue sulla Manovra italiana, spiegano gli stessi commissari, in realtà si tratta di un “rimando” per correggere il tiro: «Non si tratta di una bocciatura, si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee», ha detto il commissario Gentiloni in conferenza stampa sul parere Ue per le leggi di bilancio dei 27 Paesi membri. «Noi per definizione abbiamo un rapporto costruttivo col Governo italiano, come con i governi dell’Unione in generale», ha detto ancora l’ex Premier dem; nel caso della Manovra del Governo Meloni, «la nostra opinione dice che non è pienamente in linea con le raccomandazioni europee». Secondo quanto annunciato da Dombrovskis, «l’anno prossimo la Commissione intende aprire procedure di deficit eccessivo in base all’esito dei dati di bilancio del 2023»: il limite dei trattati è sempre legato al tetto del deficit al 3% del Pil, ma «Guarderemo ai dati di Eurostat che arriveranno credo a marzo. Quelli saranno i dati che considereremo per prendere questa decisione a fine giugno 2024». Ciò che viene ritenuto essenziale è concludere i negoziati sulla proposta della Commissione sulla governance economica «il prima possibile», importante è che l’Europa «si dia nuove regole anche per calibrare meglio le leggi di bilancio dell’anno prossimo dei Paesi membri».