Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas, invita alla «cautela» sui vaccini contro Covid-19 perché «non si sono visti i dati». Anche lui, dunque, si schiera dalla parte dei colleghi che vogliono saperne di più dei vaccini. «Saranno sottoposti ad un’autorizzazione d’emergenza e bisogna vedere cosa succederà». Ne ha parlato a Sky Tg24, spiegando che comunque gli annunci delle case farmaceutiche che stanno sviluppando i vaccini rappresentano una «speranza», in quanto «sono luci in fondo al tunnel», oltre che fiducia. A tal proposito, spiega di averne comunque tanta «nella competenza e correttezza delle agenzie regolatorie, come Ema e Aifa, dove lavorano persone competenti e con la schiena dritta». Questa, dunque, la presa di posizione di Mantovani in merito alle polemiche sopra le righe sui vaccini. «Se ci sarà l’autorizzazione, mi metterò in coda come gli altri cittadini», ha chiarito Mantovani. E quando viene nominato il virologo Andrea Crisanti, spiega che prova «rispetto scientifico» nei suoi confronti e che nelle sue dichiarazioni «vanno colti elementi costruttivi», come la «necessità e il rispetto dei dati».



MANTOVANI “IN UN ANNO QUANTO FATTO IN 50 PER TUMORI”

Le perplessità sulla velocità con cui sono stati sviluppati i vaccini sono comprensibili per il professor Alberto Mantovani. «Normalmente ci vogliono dagli 8 ai 12 anni per lo sviluppo di un vaccino», ha dichiarato ai microfoni di Sky Tg24. A fronte dell’emergenza Covid, gli scienziati stanno cercando di tagliare il traguardo in meno di un anno, ma questo non vuol dire che siano state bruciate delle tappe. «Non ne sono state saltate, tutto è stato fatto in modo accelerato, giustificato da una situazione di emergenza». Mantovani ha fatto poi il punto della situazione in merito agli aspetti che si stanno scoprendo del coronavirus e dell’infezione che causa. «Abbiamo capito che la costituzione genetica costituisce un fattore di rischio per la malattia grave. Alcuni colleghi negli Stati Uniti hanno scoperto che alcuni geni dell’immunodeficenza nascosta ci fanno ammalare gravemente. L’autoimmunità è responsabile della suscettibilità, perché blocca le difese immunitarie e può causare trombosi». E poi ci sono nuovi biomarcatori: «Io vengo dalla ricerca sul campo: stiamo cercando di fare in un anno quello che per alcuni tumori abbiamo fatto in 40-50 anni».

Leggi anche

Batteri specchio, cosa sono e perché sono pericolosi per la vita sulla Terra/ Scienziati "Fermate la ricerca"Valter Longo: “In Italia 40% bimbi è sovrappeso”/ “Colpa delle 4 P e di una dieta mediterranea errata”