L’immunologo Alberto Mantovani non ci sta agli allarmismi sul Covid: “Affrontiamo l’autunno e l’inverno con serenità. Serve ovviamente cautela ma condivido la strategia adottata dalle nostre autorità sanitarie: il vaccino va fortemente raccomandato solo a chi ha malattie autoimmuni, ai fragili e agli anziani, oltre che agli operatori sanitari”, ha affermato in una intervista a Il Giornale.



Gli over 60 tuttavia sono stati finora molto restii a sottoporsi nuovamente alla vaccinazione. “Il sistema immunitario dopo questa età invecchia, perde memoria e una dose all’anno serve a dargli una ‘rinfrescata’ per evitare ospedalizzazioni e long Covid”, ha spiegato l’esperto. I sintomi tuttavia non preoccupano più di tanto. “Sono molto simili a quelli dell’influenza, ma non dimentichiamoci che quest’ultima, prima che arrivasse il Covid, provocava almeno circa 6 mila morti all’anno. I rischi sono anche le infezioni batteriche da pneumococco che si sovrappongono e possono diventare letali”.



Mantovani: “Siamo protetti da Covid, anticorpi intercettano nuova variante”. Il parere dell’esperto

Anche le nuove varianti del Covid non intimoriscono Alberto Mantovani, almeno per quel che concerne le persone non a rischio. “Adesso comincia a circolare la parente di Omicron, la B.A. 2.86, detta anche Pirola. I primi dati ci rassicurano: i nostri anticorpi, immunizzati o dall’infezione o dal vaccino, intercettano anche questa variante”, ha affermato.

La precauzione non è tuttavia mai troppa. “Ora il virus fa meno paura perché non colpisce sistematicamente i polmoni come succedeva in passato, ma per chi è entrato nella terza età è necessario considerare il vaccino come se fosse un buon allenamento per il sistema immunitario. È come lo sport: una bella nuotata o una mezz’ora di cyclette al giorno sono benefiche per la salute”. Inoltre, c’è da considerare il pericolo rappresentato dal long Covid: circa un guarito su otto, secondo l’Accademia dei Lincei, ne soffre. Esso aumenta da 2 a 4 volte il rischio di una patologia cardiologico.