Ribadisce la sicurezza e l’efficacia del vaccino anti covid, e in generale di tutti i vaccini, lo stimato professor Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’istituto Humanitas di Rozzano. Attraverso le colonne del quotidiano Eco di Bergamo di ieri, lunedì 29 novembre, ha spiegato senza troppi giri di parole: “Non è vero che chi ha generato i vaccini non conosce i suoi effetti, siamo molto confidenti del rapporto rischi e benefici dei vaccini che usiamo. Sappiamo che proteggono in modo straordinariamente efficace dalla malattia grave e dalla morte, sono meno efficaci nel proteggere dall’ infezione e dalla trasmissione, ma comunque proteggono contro la trasmissione. E questo va ricordato sempre”.
Mantovani ha replicato anche a chi insinua che non siano stati fatti studi a lungo termine, e a chi sottolinei che non si conoscono ancora gli effetti a lungo termine del vaccino: “E’ necessario rimarcare che non abbiamo mai avuto effetti a lungo termine da vaccini”, precisa il luminare. E ancora: “Quando i vaccini sono testati e si hanno risultati certi, non c’è tempo da perdere: quando abbiamo avuto i vaccini antipolio non abbiamo aspettato vent’anni per vedere gli effetti a lungo termine ma li abbiamo usati, e nel nostro Paese e in Europa questa gravissima malattia è stata debellata e possiamo eliminarla dal mondo intero; quando è arrivato il vaccino contro la rosolia e all’epoca una donna su quattro che contraeva questa malattia rischiava di avere figli malformati, lo abbiamo usato immediatamente. E i risultati si sono visti”.
MANTOVANI: “VACCINO ANTI COVID NON PROVOCA ALCUNA MODIFICAZIONE GENETICA”
Mantovani ricorda come gli effetti positivi del vaccino anti covid “li stiamo toccando con mano, e sono molti e importanti”, proprio per questo motivo “Non bisogna esitare nel vaccinarsi e nel sottoporsi alla terza dose: non crediamo alle bugie e alle fake news”. Anche sull’ipotizzata diminuzione della fertilità, Mantovani spiega: “non c’è nessun motivo per pensarlo”, così come è infondato il timore di una modificazione genetica, una sorta di litania dei no vax: “Quando abbiamo un raffreddore e un coronavirus entra nelle nostre vie aeree, le nostre cellule si riempiono di Rna messaggero ma non c’è nessuna modificazione genetica”. Infine, sulla memoria anticorpale indotta dal vaccino, Mantovani precisa: “Non conosciamo ancora così bene il sistema immunitario da fare previsioni sulla durata della memoria dopo il vaccino, ma ci auguriamo che con il richiamo della terza dose ci sia una memoria di lunga durata: questo potremo impararlo con il tempo”.