Manuel Agnelli è conosciuto per essere il giudice di X Factor tra i più apprezzati dal pubblico. Il cantante è alle prese con la sua prossima esibizione al Flower Festival di Collegno e dall’uscita del suo nuovo album Ama il prossimo tuo come te stesso. In occasione della sua nuova esibizione dal vivo ha concesso un’intervista a La Stampa, in cui rivela dettagli inediti sulla sua musica, sul ruolo di quest’arte nella società e su ciò che vuole comunicare.



Il giudice di X Factor rivela quale sound sta preparando con la sua band per l’esibizione: “Un suono forte, direi un rock’n’roll bello duro. Siamo molto ben assortiti. I giovanissimi Frankie e DD dei Little Pieces Of Marmelade hanno portato l’energia hardcore punk, stoner e hip hop stile golden age con cui si erano messi in mostra come un’anomalia a X Factor“.



Manuel Agnelli rivela il ruolo della musica sullo scenario della guerra in Europa

Manuel Agnelli parla del ruolo della musica nella società, soprattutto sullo sfondo della guerra in Ucraina che ha travolto anche l’Europa. Come riporta La Stampa, l’artista dichiara: “La musica storicamente non crea i movimenti, ma può alimentarli e raccontarli da punti di vista non convenzionali. La cosa più triste della narrazione comune è che si ragiona in termini di geopolitica, mentre la vera tragedia è umanitaria”.

L’artista a tutto tondo, racconta della città di Torino dove si esibirà e di come sia cambiata nel tempo: “Era la città preolimpica, dark, scura ma molto viva sotto il profilo colturale. La sua forza risiedeva nella comunicazione permanente tra ambiti diversi. I Murazzi erano in questo senso esemplari, univano divertimento e scambio tra musicisti, pittori, registi e scrittori.” Il giudice di X Factor aggiunge un ultimo pensiero sulla città: “Dopo le Olimpiadi l’ho trovata più luminosa, più chiara, ma forse meno produttiva in quella direzione“.