Manuel Bortuzzo, le difficoltà e il bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024

Alle Paralimpiadi di Parigi 2024 ha conquistato una prestigiosa medaglia di bronzo nei 100 metri rana categoria SB4, un traguardo importante me anche un occasione di riscatto dopo l’incubo vissuto nel 2019. Manuel Bortuzzo è stato uno dei grandi protagonisti dell’edizione paralimpica da poco conclusa e, in un’intervista rilasciata al settimanale Oggi, ripercorre le grandi emozioni vissute che rappresentano una vera e propria rivincita personale.



Non è stato però semplice affrontare le innumerevoli difficoltà riscontrate in questi anni, una su tutte: “Gestire me in acqua con un corpo diverso rispetto a come lo gestivo prima di perdere l’uso delle gambe. E non è una cosa facile. Avevo alle spalle quasi 20 anni di nuoto con gesti e coordinazione diversi. Abituarmi a questa nuova condizione ha comportato tanti sbagli“.



Manuel Bortuzzo: “La mia famiglia si è sacrificata per me

Manuel Bortuzzo non ha però mai abbandonato il suo sogno e le motivazioni per raggiungere gli obiettivi sportivi le ha trovate “nella voglia di riscatto. Era maggiore il desiderio di riuscirsi rispetto quello di mollare per la fatica. E quando lo dimenticavo, era il mio allenatore Francesco Bonanni a ricordarmelo“. Anche i genitori e la sua famiglia hanno giocato un ruolo fondamentale nel suo percorso di rinascita, ed è a loro che vanno i suoi ringraziamenti: “Devo tutto alla mia famiglia che si è sacrificata per me. Ha fatto di tutto perché vedeva nei miei occhi la luce del sogno olimpico“.



In questi anni il giovane nuotatore ed ex concorrente del Grande Fratello Vip ha vissuto tante vite, “ma questa è quella in cui mi sono sentito più vivo“. Inoltre, sottolinea quali sono i valori essenziali dello sport paralimpico condivisi con tutti gli altri ragazzi: “L’incontro di storie incredibili e il rispetto che c’è tra tutte le squadre. Poi, ovvio, in acqua o nei palazzetti si va alla guerra per vincere, ma sempre con una base di umanità che scalda il cuore“.