Era una fredda notte del 2019 quella in cui il giovane Manuel Bortuzzo, vent’anni, atleta, rimase paralizzato alle gambe dopo una sparatoria davanti ad un pub alla periferia di Roma Sud. Sembrava un sabato sera come tutti gli altri ma quando la promessa del nuoto è stato colpito ‘accidentalmente’ durante un raid ad opera di due giovani condannati, in seguito a 16 anni di carcere. Inizia qui la storia di Manuel Bortuzzo che da giovane ragazzo e promessa del nuoto, diventa un eroe, un simbolo di forza e positività che dopo aver guardato la morte in faccia su quel freddo marciapiede romano, è tornato in acqua in poco tempo facendo del suo handicap un punto di forza: “Nel giro di poche ore i miei profili social sono stati inondati di messaggi di persone che, nonostante non mi conoscessero, volevano essermi vicine e io ho capito subito che avrei potuto rendermi utile, dare l’esempio a chi si trova o si è trovato in una situazione simile alla mia. Bastava fare una cosa che mi è sempre venuta abbastanza semplice: sorridere”



Manuel Bortuzzo: “Nella sfortuna mi è andata bene e adesso potrei tornare a camminare…”

Per via dello sparo che lo ha colpito, Manuel Bortuzzo ha subito una lesione midollare completa che non gli consente di camminare e continuare a nuotare a livelli agonistici. A marzo, il giovane compare in un video su Facebook nella piscina della clinica e due mesi dopo si lascia tutto alle spalle per tornare a casa per riprendere la sua vita di sempre, compresi gli allenamenti in vasca. Adesso il suo sogno non è partecipare alle Olimpiadi ma tornare a camminare e tutto questo lo racconta nel libro ‘Rinascere’ che ha pubblicato lo scorso novembre. Oggi Manuel Bettuzzo sarà ospite a S’è fatta notte per raccontare ancora del suo dolore, del suo calvario e della sua rinascita.

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