Emozioni a non finire per Manuel Bortuzzo al Grande Fratello VIP. Il ragazzo vive un momento interiore contrastante, diviso tra felicità e amarezza. Dopo essersi alzato in piedi ha condiviso col gruppo il suo stato d’animo: “Per me è strano camminare così perché non sento l’appoggio. Però ne avevo bisogno – ha continuato Manuel – perché ho dei miei momenti a volte e coi miei tutori, il mio girello mi ritrovo. Provo amore e odio, questa cosa fa del bene ma ha anche un lato negativo perché è una maschera di verità. Fai quello che vorresti ma in modo diverso”. Le sue parole hanno commosso Katia Ricciarelli, che ha elogiato la sua forza di volontà. Manuel, dal canto suo, è rimasto sorpreso nel vedere tanta gioia negli occhi dei suoi compagni: “Condividere con loro questi momenti è qualcosa di indimenticabile”, ha affermato.



Manuel Bortuzzo e quella confessione a Davide Silvestri: “Medici con me chiari”

Sono giorni molto emozionanti per Manuel Bortuzzo, che per la seconda volta nella sua esperienza al Grande Fratello VIP si è alzato in piedi. Grazie al deambulatore messo a disposizione all’interno della casa, il giovane nuotatore ha fatto una breve passeggiata. Le ultime evoluzioni hanno commosso ed emozionato tutti i coinquilini, ma non solo: anche il popolo dei social si è dimostrato molto sensibile alla battaglia di Manuel Bortuzzo, che non nasconde il sogno e il desiderio di tornare a camminare.



Il ragazzo, in ogni caso, non si fa illusioni e continua a badare alle cose pratiche. Qualche settimana fa, in una chiacchierata con Davide Silvestri, era entrato in profondità, spiegando meglio la sua situazione e le sue prospettive incerte: “Qualcosa si può riprendere ma essendo il midollo una cosa molto complessa, non è facile”.

Manuel Bortuzzo a Davide Silvestri: “Tornare a camminare? il corpo umano è portato al recupero”

Nella conversazione con Silvestri, Manuel Bortuzzo era entrato nei dettagli, snocciolando gli aspetti positivi e quelli meno per il futuro. “Tu devi immaginarti una roba con miliardi di filamenti e connessioni, io molti li ho tranciati, ma alcuni sono ancora collegati. Molti sono ancora integri quindi. Le cure per tutti i collegamenti sono quasi impossibili da pensare. Tu per potermi curare dovresti prendere tra i miliardi di filamenti quelli giusti e collegarli. Filamento A e filamento A e unirli e così con tutti gli altri”, ha raccontato.



Un lavoro apparentemente impossibile, Manuel appare consapevole di dover affrontare un percorso in salita, ma non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro. “Dovrebbe tutto essere collegato in modo perfetto. Si tratta di un lavoro quasi impossibile. Però nonostante ci si questo problema, il corpo umano è portato al recupero, non a morire”, le sue parole a Davide.