MANUEL BORTUZZO TORNERA’ A CAMMINARE?
Manuel Bortuzzo tornerà a camminare? Questo pomeriggio il 24enne triestino vittima di uno scambio di persona nel 2019 e di una sparatoria che gli costerà l’uso delle gambe sarà nuovamente protagonista nel salotto tv di “Verissimo” dove racconterà ancora una nuova tappa del suo percorso di rinascita dopo quel drammatico incidente. E nel corso dell’intervista a cuore aperto con la padrona di casa, Silvia Toffanin, l’ex concorrente dell’edizione 2021 del “Grande Fratello VIP” parlerà probabilmente anche del suo desiderio di tornare a quel nuoto di cui era una delle stelle emergenti e anche della possibilità che ha di non dover per sempre usare una sedia a rotelle.
Come si ricorda, a causa del proiettile che l’aveva raggiunto alla schiena nella notte tra il 2 e 3 febbraio 2019 a Roma, Manuel Bortuzzo ha perso l’uso delle gambe: dopo aver rischiato anche di morire (a salvarlo furono solo 12 millimetri, ovvero la distanza del proiettile dall’aorta addominale), il nuotatore triestino ha cominciato un difficile e lungo percorso di riabilitazione. La forza di volontà certo non gli è mai mancata, come testimoniato non solo dalla foto in piscina che aveva pubblicato qualche tempo dopo l’aggressione e quando ancora era ricoverato ma anche dalle tante interviste rilasciate e le apparizioni televisive, diventando fonte di ispirazione per tutti coloro che si trovano nella sua condizione. A causa di quell’incidente, infatti Manuel aveva riportato una lesione midollare risultata però “non completa”, cosa che dona al ragazzo ancora oggi qualche speranza per il futuro.
BORTUZZO, “I MEDICI CHIARI: MA NON HANNO MAI DETTO ‘E’ IMPOSSIBILE’…”
Proprio durante la sua partecipazione al reality show di Canale 5, Manuel Bortuzzo aveva avuto modo di parlare della sua condizione e di quali fossero i motivi che lo inducono a sperare di non essere legato per sempre alla sedia a rotelle: “Qualcosa si può riprendere dato che il midollo è una cosa molto complessa” aveva raccontato il ragazzo a Davide Silvestri durante una confidenza. “Tu devi immaginarti una roba con miliardi di connessioni e filamenti: io molti li ho tranciati ma alcuni sono ancora collegati e quindi sono integri…” aveva aggiunto, spiegando che il nostro corpo è portato al recupero. Ma cosa pensano i medici? “Loro sono stati chiari su cosa potrò recuperare. Però se fosse stato ‘no, è impossibile…’ me l’avrebbero detto” è il pensiero di Bortuzzo che si affida a questo, e a nuove tecniche di cura, per provare a guarire.
Negli ultimi tempi, infatti, si è parlato molto del suo caso e molti specialisti del settore hanno avuto modo di dire la loro sulle possibilità di recupero totale da parte di Manuel Bortuzzo: si è tirato in ballo anche la tecnica innovativa wireless messa a punto da Gregoire Courtine, neurochirurgo e luminare svizzero, e che si basa su una stimolazione elettrica della regione che interessa il midollo spinale mediante degli elettrodi nella colonna vertebrale. Ad ogni modo, non si tratta dell’unica tecnica di cui si è parlato sui media negli ultimi tre anni in relazione alla sua vicenda: e d’altronde lo stesso Manuel, pur senza mai perdere la speranza, è sempre stato consapevole che non sarà facile. “Si tratta di un lavoro quasi impossibile, si può creare qualcosa che aggiri il problema periferico. Quindi servono soltanto cose basilari… Il collegamento per dare il grado giusto di flessione del ginocchio per far reggere le gambe (…) Potrò recuperare quello che si è salvato. Per altre cose minori bisognerà agire in modo esterno con degli interventi. Ma io, fino a che posso e che son vivo, mi impegnerò…”.