Si chiama Ginevra la fidanzata di Manuel Mastropasqua, che con il 31enne di Rozzano, ucciso brutalmente in strada senza alcuna ragione da Daniele Rezza, aveva una relazione a distanza. Ginevra, arrivata da Genova dove vive, spiega ai microfoni di “Mattino 4”: “Pensavo che gli fosse successo qualcosa ma non avrei mai immaginato che lo avessero ammazzato“. I due giovani stavano insieme da un paio d’anni: “Ci eravamo conosciuti tramite un’amica in comune che ci ha presentati due anni fa. Era un ragazzo straordinario, senza problemi né grilli per la testa. Quando è morto, quella notte, stavamo parlando di lavoro”.



Dopo non aver più sentito il fidanzato, quella tragica notte, Ginevra si è addormentata. L’ultimo messaggio di Manuel, un vocale, non è mai stato inviato: proprio mentre registrava, infatti, l’assassino lo ha colpito con un fendente. “La mattina ho letto un articolo su un sito, poi mi hanno chiamato i carabinieri perché hanno visto che stavo provando a chiamarlo” racconta la giovane, che ha scoperto della morte del fidanzato in maniera tragica. La ragazza, affranta dal dolore, ha raggiunto Rozzano per abbracciare la famiglia del compagno.



Manuel Mastropasqua, la sorella: “Daniele Rezza è uscito per uccidere e lo ha fatto”

Non solo Ginevra, la fidanzata di Manuel Mastropasqua: è enorme il dolore di tutta la famiglia per l’uccisione, senza ragione alcuna, del giovane 31enne, colpito da una coltellata in strada a Rozzano. Marika, la sorella di Manuel, a “Mattino 4” dice: “Se succedono le cose è perché ci sono litigi ma così a caso non è mai successo. Quello è uscito per uccidere una persona e lo ha fatto”. Non c’è infatti alcun movente, in Daniele Rezza, per l’omicidio del giovane Manuel: il 19enne lo avrebbe ucciso dopo avergli rubato un paio di cuffiette di scarso valore, poche decine di euro. Un omicidio davvero inspiegabile.

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