MANUEL NEUER: “HO COMBATTUTO UN CANCRO ALLA PELLE”

La notizia è arrivata nelle ultime ore, e riguarda Manuel Neuer: nel corso di un’intervista rilasciata a Bild, il noto quotidiano tedesco, il portiere del Bayern Monaco e della nazionale ha rivelato di aver combattuto con un cancro alla pelle. “Mi sono dovuto operare tre volte” ha detto “il problema riguardava soprattutto la faccia. Attualmente Neuer è ai box: ieri sera, nella partita di Champions League contro l’Inter che ha chiuso la fase a gironi, ha giocato Sven Ulreich.



Tuttavia, visto il primo posto già conquistato, è probabile e plausibile che Julian Nagelsmann avrebbe comunque operato questa scelta. Il portiere è fermo per un problema alla spalla, che va monitorato perché a breve arriverà il Mondiale in Qatar e naturalmente Neuer conta di esserci, così come il selezionatore Hans-Dieter Flick (suo ex allenatore al Bayern, insieme hanno vinto anche la Champions League) spera vivamente di poterci contare, perché i suoi sostituti chiaramneuerente non sono al suo livello.



COME STA MANUEL NEUER?

Dallo scorso 8 ottobre Neuer non gioca una partita ufficiale, ma il problema non sarebbe quello del cancro alla pelle che anzi non gli ha impedito di scendere regolarmente in campo: lo ha rivelato come “dato di fatto”, possiamo dire così, spiegando anche in maniera indiretta perché nell’ultima stagione sia sceso in campo più volte con un cerotto sulla faccia. Oggi invece Neuer ha investito in una crema solare che protegga dai raggi del sole: lo ha fatto insieme ad Angelique Kerber, la sua connazionale che gioca a tennis, è stata numero 1 al mondo e ha vinto tre Slam (Australian Open, Wimbledon e Us Open).



“Giochiamo sempre all’aria aperta, amando trascorrere anche il tempo libero in natura è essenziale proteggerci dai raggi solari” ha detto Neuer; si tratta del quarto caso di tumore in Bundesliga, l’ultimo è quello di Sebastien Haller che, appena dopo essere stato acquistato dal Borussia Dortmund per sostituire Erling Haaland, si è dovuto fermare ed è ancora ai box, con la speranza comunque di poter presto tornare a giocare.