Manuela Arcuri torna a difendere Alberto Tarallo. Lo ha fatto a “Non è l’Arena”, rilasciando un’intervista in merito all’Ares Gate. In seguito alle dichiarazioni di Adua Del Vesco, all’anagrafe Rosalinda Cannavò, al Grande Fratello Vip, si sta indagando sulla morte di Teodosio Losito per chiarire se si sia suicidato o se ci sia stata invece istigazione al suicidio. L’attrice, che conosce bene i protagonisti di questa vicenda, ha quindi fornito la sua versione. «Per loro la cosa importante era far crescere gli attori. Davano lavoro agli attori e gli facevano crescere. Si preoccupavano di tutto, ti davano consigli. Non ho mai avuto l’impressione che fosse una gabbia dorata», ha dichiarato a Massimo Giletti. «Ho avuto liberamente i miei fidanzati, loro mi consigliavano di non stare troppo sui giornali di gossip con più fidanzati per tutelare la mia immagine di attrice. Mi consigliavano di studiare l’inglese».
La versione di Manuela Arcuri differisce dalla ricostruzione fatta da Rosalinda Cannavò durante il reality nelle confidenze con Massimiliano Morra: «Mi sembra assurdo. Se fosse stato vero, parleremmo di sequestro di persona. Ci dovrebbe essere una denuncia».
MANUELA ARCURI SU ARES GATE E GABRIEL GARKO
«Parliamo di persone mature, che sapevano perfettamente a cosa andavano incontro. Se io decido di non dire il mio orientamento sessuale, perché sono un sex symbol e non lo ritengo giusto, è giusto seguire quella strada. Nessuno li obbligava a non parlarne». Così Manuela Arcuri a “Non è l’Arena” ha escluso il fatto che Gabriel Garko possa essere stato costretto a nascondere la sua omosessualità. «Io ho avuto una vera relazione con lui. Parliamo di tanti anni fa, una quindicina di anni fa, ma è vera. Se fingeva con me, a me dispiace tanto. Sono stata evidentemente illusa, perché io credevo in quella storia. Comunque non c’è stata alcuna costrizione, ogni artista decide il tipo di percorso da fare», ha proseguito l’attrice. «Lui è stato libero di scegliere e decidere fino a quando scoprire il suo lato della sua vita privata. Sono scelte molto personali», ha aggiunto su Gabriel Garko.
Invece su Alberto Tarallo: «Lucifero? È una grandissima persona, con un cuore enorme, a me e a tutti gli attori che hanno lavorato con lui ha dato tanto, ci consigliava per il nostro bene e per quello delle fiction, non ci imponeva niente, io ho sempre avuto i fidanzati che volevo». Infine, sulla relazione tra il produttore e Teodosio Losito: «Tra Alberto e Teo c’ era un vero amore, erano una coppia bellissima, ma non era solo amore, c’era una grandissima complicità, l’uno era complementare all’ altro, lavoravano e vivevano insieme, erano una cosa sola. Come posso pensare anche lontanamente che lo abbia indotto a togliersi la vita?».