Nell’odierna puntata de La Vita in Diretta si è tornati a parlare dell’omicidio di Manuela Bailo, per il quale è stato rinviato a giudizio Fabrizio Pasini, l’ex sindacalista e padre di famiglia che aveva con la donna una relazione extra-coniugale. E a commentare la notizia che il 48enne di Ospitaletto dovrà rispondere non solo di omicidio con l’aggravante della premeditazione, oltre che di occultamento di cadavere, è stata la famiglia di Manuela: ai microfoni del programma pomeridiano di Rai 1, infatti, la sorella Arianna ha chiesto giustizia a nome dei Bailo, ricordando che comunque nessuno restituirà loro Manuela. “Lui le ha tagliato la gola e l’ha fatta marcire per tre settimane in un campo, quindi anche lui ora deve marcire in galera…” ha detto la ragazza, rammaricandosi per il fatto che non si è riuscita a proteggere la loro sorellina. (agg. di R. G. Flore)
LE ULTIME NOVITA’ SUL CASO DI MANUELA BAILO
Ci sono delle novità in merito all’omicidio di Manuela Bailo, la ragazza originaria di Brescia trovata sgozzata nella notta tra il 28 e il 29 luglio scorsi e per la cui morte è stato rinviato a giudizio Fabrizio Pasini, ex sindacalista della Uil sulla cui colpevolezza gli inquirenti non avrebbero dubbi. E proprio di questo caso di cronaca si parlerà oggi nel consueto appuntamento pomeridiano di Rai con la Vita in Diretta, dove Tiberio Timperi e Francesca Fialdini daranno conto di una possibile svolta nelle indagini: tuttavia negli ultimi giorni, nonostante una memoria difensiva presentata dai legali di Pasini, pare non sia stata smontata l’ipotesi della premeditazione del crimine da parte del 48enne di Ospitaletto che è in carcere oramai dallo scorso 20 agosto e che dunque dovrà rispondere in tribunale dell’accusa di aver ucciso la collega ed amante, occultandone anche il cadavere.
OMICIDIO PREMEDITATO? “L’HA ATTIRATA IN TRAPPOLA E…”
Infatti Manuela Bailo e Fabrizio Pasini avevano una relazione e, quando la 35enne ha cominciato ad essere pressante nei confronti dell’uomo che amava e che aveva già una propria famiglia, il sindacalista avrebbe pianificato l’omicidio, preparandolo nei minimi particolari e attirando la ragazza in una vera e propria trappola. Col pretesto di passare assieme un weekend, Fabrizio Pasini quel 29 luglio nella sua casa materna dove avrebbe prima stordito Manuela con un forte colpo in testa e poi l’avrebbe sgozzata. Ad aggravare la posizione dell’uomo che è anche padre di due figli e che cercava di nascondere questa sua relazione extra-coniugale c’è anche la contestazione del fatto che, solamente il lunedì successivo, si sarebbe deciso a occultare il cadavere, avvolgendola in alcuni sacchi. Come è noto, i suoi legali cercano invece di far valere la posizione dell’uomo che racconta di aver litigato con la ragazza e di averla spinta involontariamente giù dalle scale, dove ha picchiato la testa mentre nei mesi trascorsi in carcere ha sempre negato di essere stato lui a sgozzarla.