Manuela e Claudio Villa ospiti a “Vieni da me” per la tradizionale sfida con i fan dei propri genitori famosi. Ma prima hanno avuto modo di raccontarsi e in particolare di parlare della loro infanzia difficile. Emanuela ha conosciuto il padre quando aveva 15 anni. Nel frattempo il padre si era risposato e aveva avuto altre due figlie. Lei ha lottato per il riconoscimento legale, chiesto insieme al fratello Claudio, che aveva mantenuto il segreto. Sapeva chi era il padre, ma non l’aveva detto alla sorella prima dei 15 anni. La causa si è protratta per 21 anni, nonostante la prova del Dna: la sentenza è arrivata nel 2004 con la pronuncia della Corte di Cassazione che ha dichiarato la paternità di Claudio Villa e consentito ai due figli di aggiungere al cognome della madre quello del vero padre, Pica. «Lui stava avendo un altro figlio, quindi voleva nascondere tutto. Erano tempi strani», ha raccontato Emanuela Villa a “Vieni da me”.
EMANUELA E CLAUDIO VILLA A VIENI DA ME: “IL TREMENDO ABBANDONO DI NOSTRO PADRE”
Manuela Villa ha parlato della sofferenza del fratello Claudio. «È stato tremendo per lui, ha sofferto come un cane. Io invece ho reagito quando ho saputo chi era mio padre». E quindi ha lanciato un messaggio ai genitori: «Pensate ai vostri figli». Questa sofferenza comunque ha inciso sul loro rapporto. «Ho un fratello d’oro. Lo insulto, lo prendo in giro, lo stuzzico. Pubblico video meravigliosi in cui lo prendo in giro. Mi diverto, c’è un rapporto bellissimo». Ma se lei ha reagito con rabbia, il fratello invece si è chiuso. «So custodire bene i segreti, ma è stata dura. Lei faceva tante domande. Quando le chiedevano perché non avesse un padre e chi fosse… è stato difficile. L’abbandono di nostro padre mi ha segnato», ha spiegato a “Vieni da me”. Una volta andò in teatro per vederlo, ma fu cacciato via. «Io non riesco a capire come si faccia. Comunque ho reagito diversamente da mia sorella. Non gliel’ho mai perdonato».