Il cuore del velocista azzurro Pietro Mennea batteva per l’amata moglie Manuela Olivieri, con la quale ha condiviso i momenti più belli della sua esistenza. Da quando l’atleta se ne è andato sono passati ormai undici anni, un periodo lungo ma non abbastanza da scalfire il ricordo dello sportivo nel cuore della moglie. In una bella intervista rilasciata all’AGI lo scorso anno, in occasione del decimo anniversario della morte di Pietro Mennea, la moglie Manuela Olivieri ha parlato più approfonditamente del loro rapporto e della loro relazione.
“Per lui le parole ‘impossibile’ e ‘mai’ non esistevano, bisogna sempre crederci”, spiega la moglie, rituffandosi nella personalità del suo Pietro Mennea. “Questi dieci anni sono volati e lui è entrato nel cuore delle persone e me ne accorgo quando mi dicono, ‘sono già dieci anni?’”. Quando arrivò la notizia della sua morte, nel 2013, fu uno choc per tutti gli appassionati sportivi e per coloro che amavano Pietro. In pochissimi, infatti, erano al corrente della sua malattia.
Il primo incontro tra Pietro Mennea e sua moglie Manuela Olivieri: “In quell’occasione salì l’idea che avevo di lui”
La moglie di Pietro Mennea, toccando i vari momenti della carriera e della vita del suo grande amore e campione, ricorda quando si incontrarono la prima volta. Un incontrò che li portò a frequentarsi e dare il via ad una storia straordinari.
“Ci siamo conosciuti ad una festa tra amici, io non sapevo chi fosse. Sapevo che era un corridore, un giorno è arrivato con un librone e mi ha detto, ‘comunque io qualcosa ho fatto’. Io non ero uscita con lui perché era Pietro Mennea. Venivamo da due mondi diversi”, ricorda nostalgica la moglie Manuela Olivieri. “Quando venne a prendermi la prima volta ho pensato, ‘chissà con quale macchinone arriverà’. Invece, no, arrivò da me con una Panda bianca Young e in quel momento mi salì tanto la quotazione dell’uomo”.