La storia di Manuela Piccirilli al centro dell’appuntamento di questa sera con Sopravvissute. Grazie ad un’anteprima del programma, è possibile conoscere le prime dichiarazioni della donna, finita nel mirino del marito Costantino Di Silvio. Manuela ha ricostruito quanto accaduto quel tragico 14 luglio 2018: «Io vado, mi riprendo la macchina, vado convinta, io gli faccio vedere che non ho paura. Cioè lo affronto, io ho pensato quello. Io ho detto subito “vado da sola”, quindi ho deciso di andare alla mia macchina e c’era mio nipote con me».



«Io non sono entrata fortunatamente in macchina, io mi avvicino alla mia macchina per fare salire mio nipote. Lui col telefonino in mano così che non ha visto davanti perché era preso con il telefonino», ha aggiunto Manuela Piccirilli: «Io faccio il giro, apro lo sportello per salire dalla parte del guidatore e lui dice, “dove stai andando?”. Io alzo gli occhi e me lo sono trovato davanti. Perché lui evidentemente è uscito dai palazzi. Lui m’ha chiesto dove stavo andando e io istintivamente ho detto “che te ne frega a te”. Lui è rimasto fermo lì dov’era, ha alzato la maglia e io ho visto la pistola». A quel punto la donna è scappata: «Io sento subito gli spari, i 5 colpi uno appresso all’altro. Mentre dico “c’ha la pistola, ha sparato, ha sparato”, mi sono resa conto che non avevo più il fiato, quindi ho capito che da qualche parte m’aveva preso». (Aggiornamento di MB)



La storia di Manuela Piccirilli

Manuela Piccirilli è stata quasi uccisa da quei tre colpi di pistola sparati la sera del 14 luglio 2018, a Latina, dal suo ex marito Costantino Di Silvio, detto “il Pesce”. Allora la donna aveva 44 anni e alla spalle una vita di violenze che stava cercando di dimenticare al fianco del nuovo compagno. Se ne parlerà domani, sabato 9 gennaio alle 00:50 a “Sopravvissute”, su Rai3. Conduce in studio Matilde d’Errico.

Nel 2008 Manuela era riuscita a ottenere la separazione da quell’uomo che aveva conosciuto troppo presto, quando aveva solo 13 anni, da cui era rimasta incinta a 16 e che non aveva mai smesso di picchiarla e maltrattarla. Anche dopo la separazione Costantino di Salvo continua a seguirla e perseguitarla, non accetta di essere uscito dalla sua vita, fino alla drammatica notte in cui tenta di ucciderla. Operata di urgenza Manuela si salva. Di salvo sarà giudicato l’8 gennaio 2019, con rito abbreviato, per tentato omicidio e condannato a otto anni di reclusione, seguiti da tre anni di libertà vigilata.



Manuela Piccirilli, a un passo dalla morte per mano del marito violento

Manuela Piccirilli e Costantino di Salvo si erano conosciuti quando lei aveva appena 13 anni, poco più che una ragazzina, e lui già 21. A 16 anni rimane incinta della sua prima figlia e già durante la gravidanza arrivano le prime botte, scatenate dalla gelosia. Violenze che vanno avanti per anni, anche sotto gli occhi delle due figlie. Manuela non ce la fa più e, dopo diverse denunce, nel 2008 ottiene la separazione. Ma Costantino non accetta di uscire dalla sua vita, continua a seguirla e non smette di compiere gesti violenti. Quattro anni fa Manuela conosce un nuovo amore, vanno a vivere insieme, pensa di essersi messa alle spalle il suo brutto passato. Ma la calma è solo apparente: Costantino sembra avere accettato la situazione, ma in realtà cova ancora gelosia. Non sopporta che Manuela frequenti ancora la sua famiglia e non accetta che stia con un altro uomo. La sera del 14 luglio 2018 spara 5 colpi con una calibro nove, in via Helsinki, a Latina. 3 colpi finiscono a segno, nel braccio, su un fianco e nella schiena. Ma Manuela riuscirà a salvarsi, mentre Costantino viene subito arrestato. La condanna arriverà sei mesi più tardi.