Dalla situazione in casa Centrodestra ai lavori in corso del governo, passando per le schermaglie tra partiti: Mara Carfagna a 360° nella lunga intervista rilasciata a Otto e mezzo. Il ministro per il Sud e la coesione territoriale ha esordito commentando le parole di Matteo Salvini sull’ipotesi Mario Draghi al Quirinale: «Non so quali siano le intenzioni di Salvini, ma credo che sia abbastanza irrispettoso parlare del successore di Mattarella. Io penso che bisognerebbe garantire una certa continuità con il settennato di Mattarella, quantomeno nell’indirizzo e nelle scelte: nella volontà di avere un confronto privilegiato con l’Europa. Ipotesi Draghi? E’ irrispettoso e fuori luogo avventurarsi in scenari di questo tipo».
Mara Carfagna ha poi parlato dell’ascesa di Giorgia Meloni: «La Meloni penso sia stata molto brava, oggettivamente la sua ascesa è un dato di fatto. La crescita nei sondaggi e alle elezioni premia la sua bravura, la sua leadership e anche il fatto che Fratelli d’Italia è l’unico partito all’opposizione. Non mi sorprende la crescita della Meloni. Un governo, per quanto goda di ampio favore, non può avere un consenso plebiscitario. Se sarà il futuro capo della coalizione o del governo, la storia ci insegna che essere capo di un partito non necessariamente comporta la capacità di essere capo della coalizione o del governo. La Meloni sarebbe in grado? Non lo so… Io mi preoccupo di avere un leader capace di mettere in campo tutte le anime, ad oggi questo non accade e neanche la Meloni è in grado di farlo». Mara Carfagna ha poi bocciato la regola del Centrodestra che dà la leadership di coalizione a chi prende più voti: «Questa è una regola abbondantemente superata da quando Salvini ha tradito questo patto facendo l’accordo con il M5s. Non conosciamo neanche quale sarà la legge elettorale, cerchiamo di capire che chi si candida a diventare capo della coalizione deve mettere insieme tutte le anime e rinunciare agli egoismi di partito».
MARA CARFAGNA: “SALVINI E MELONI SINDACALISTI DI PARTITO”
«Non vedo l’atteggiamento che ha avuto Berlusconi quando era capo della coalizione. Oggi non accade questo, sono sindacalisti di partito e non capi di coalizione, ma sono bravi, bravi sindacalisti di partito», ha aggiunto Mara Carfagna su Salvini e Meloni, per poi soffermarsi sulle condizioni di Silvio Berlusconi: «Berlusconi ha avuto il Covid a settembre 2020 e fa i conti con il long Covid, sindrome di cui soffrono tantissime persone. Lo sento costantemente, è sempre motivato ma abbastanza affaticato. E’ tornato a casa e si sta curando a casa». «Perché mai Salvini dovrebbe destabilizzare il governo? E’ andato avanti con slogan come Prima gli italiani e questo governo sta salvando l’Italia. Il governo sta facendo tante cose. Salvini sta perdendo sondaggi? Lo so, ma mi auguro che chi dice Prima gli italiani in un momento catastrofico come questo metta da parte i sondaggi e si renda conto che c’è un Paese da mettere in salvo», ha proseguito Mara Carfagna, che non ha risparmiato critiche anche al segretario Pd Letta: «Anche Letta non contribuisce alla serenità del dibattito, che senso ha mettersi la maglia dell’Ong e fare una provocazione di quel tipo? Un po’ tutti dovremmo osservare un principio di non belligeranza nell’interesse del Paese: le schermaglie politiche lasciamole da parte».