Marcia indietro sul referendum per i senatori d’accordo con la visione di Mara Carfagna, la vicepresidente della Camera dei deputati, che hanno deciso di ritirare le firme sul taglio dei parlamentari. Iter stoppato quindi e una riflessione per Matteo Salvini sulla possibilità che le elezioni anticipate potrebbero non decollare mai. Si tratta di 8 firme in tutto, su un totale di 64. Un numero necessario per richiedere il referendum confermativo sulla riforma. “Non so se l’eventuale fallimento della raccolta firme per il referendum sul taglio dei parlamentari sia o no un vantaggio per il governo Conte. Personalmente non mi pongo il problema. E’ evidente a tutti che si tratta di un referendum salva-poltrone: il suo obiettivo è portare l’Italia al voto prima che entri in vigore la riduzione dei parlamentari decisa da una riforma costituzionale approvata in quattro letture e varata in via definitiva alla Camera appena tre mesi, fa con il convinto ‘Sì’ di Forza Italia”, dice la Carfagna a Adnkronos. Oggi, 12 gennaio 2020, Mara Carfagna sarà ospite di Che tempo che fa anche per parlare di Voce Libera, un’associazione nata lo scorso dicembre e che non si occuperà di regalare un sostegno agli altri partiti o di avviare una guerra contro al PD o al Movimento Cinque Stelle. L’intenzione della Carfagna è infatti di trasformare l’associazione in un avamposto antisovranista, dove tutti coloro che non si riconoscono nella destra di Salvini e Giorgia Meloni potranno trovare il giusto spazio.



MARA CARFAGNA E LA SUA SUL REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

Secondo Mara Carfagna il referendum sul taglio dei parlamentari non è nient’altro che “un giochino di Palazzo che screditerà la politica, squalificherà Forza Italia, resusciterà il populismo”. Come ha dichiarato la vicepresidente della Camera ad Adnkronos, è necessario piuttosto puntare tutto su nuove elezioni “necessarie e urgenti, ma al voto si deve andare in modo pulito per eleggere un Parlamento meno pletorico e più operativo, come previsto dalla riforma che abbiamo largamente sostenuto. Forza Italia, tra l’altro, non ha alcun interesse a sostenere un finto referendum: perchè dovrebbe assumersi davanti agli elettori la responsabilità di un gioco di palazzo che avvantaggia solo altri?”. Al tempo stesso la Carfagna è convinta che il centrodestra non possa vivere “solo di invettive razziste contro gli immigrati” ed è per questo che ha scelto di dare il nome Voce Libera alla sua associazione. “Dopo un pomeriggio di lavoro con gli amici di Voce Libera. Tra pochissimo vi aggiorneremo sulle nostre prossime iniziative”, scrive su Instagram in questi giorni, annunciando novità da scoprire. D’altronde lo ha sottolineato anche il primo giorno del 2020: “l’anno più bello è quello che verrà”. E sembra proprio che la Carfagna abbia in mente grandi cose per questo nuovo anno ancora tutto da vivere.

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