Mara Maionchi torna da questa sera, 27 gennaio 2021, con Italia’s Got Talent, in partenza proprio nelle prossime ore in chiaro su Tv8. La talent scout si conferma nella giuria del programma che ha l’obiettivo di trovare i migliori artisti “inespressi” d’Italia, e al suo fianco vi sarà il confermato trio composto da Federica Pellegrini, Joe Bastianich e Frank Matano. “Facciamo spesso battute – ha raccontato Mara Maionchi parlando degli altri giudici ai microfoni del quotidiano Repubblica – anche se c’è discordia nella scelta di un concorrente, non diventa un fatto personale”.
E parlando più specificatamente della Pellegrini: “È una bomba, invidio la sua volontà d’acciaio. Io sono una pigra, l’opposto. E poi è bella, fossi stata come lei… Matano mi fa ridere – aggiunge – Joe Bastianich si è sciolto”. Italia’s Got Talent giungerà dopo l’esperienza covid: Mara Maionchi è stata infatti ricoverata lo scorso 23 ottobre, un ricovero comunque precauzionale vista l’età a rischio.
MARA MAIONCHI: “IL SEGRETO? NON CHIUDERSI E APRIRE LA MENTE”
Del resto il prossimo aprile saranno 80 per Mara Maionchi e di conseguenza non si poteva sottovalutare l’infezione. “Data la giovane età, ad aprile sono 80, il Covid non è stata una passeggiata – confessa la giudice di Italia’s Got Talent – ora sto benissimo. Ho fatto l’esame sierologico e ho tanti anticorpi. Speriamo che durino. Ho avuto la polmonite bilaterale, la cosa tremenda è che sapeva tutto di cartone. Meno male, va’, ho perso qualche chilo. Gli 80 anni non me li sento, ma durante il Covid me li sono sentiti tutti – ha aggiunto per poi ringraziare il personale sanitario che l’ha assistita – medici e infermieri sono stati bravi, li ringrazio ancora. Però non lo so, in certi momenti ero anche un po’ strana: mi sa che è l’effetto dell’ossigeno”. Mara Maionchi appare sempre sorridente e soprattutto in grande forma, quasi una ragazzina, e la stessa svela il ‘suo segreto’: “Non bisogna chiudersi, gioco a carte con delle vecchiette cattivissime, mi fanno fuori che è una meraviglia. Il presente non è tutto brutto – conclude – basta aprire il cervello e non opporsi a quello che c’è di buono”.