Belve, Mara Maionchi attacca Tiziano Ferro sulla mancata riconoscenza: “Non ha pensato che io e mio marito lo abbiamo aiutato”

L’ultima puntata di Belve dell’edizione andrà in onda in prima serata su Rai2 oggi 30 aprile 2024. Francesca Fagnani avrà tre ospiti d’eccezione tra cui Mara Maionchi. La discografica si racconterà senza freni e con la sua nota schiettezza tra vita privata e professionale. Parlerà anche dei suoi problemi con il gioco d’azzardo, un vera e propria dipendenza e sui tradimenti del marito Alberto Salerno. Durante la chiacchierata, inoltre, stando alle anticipazioni disponibili su Raiplay e riportate da quasi tutti i siti come Open.online Mara Maionchi lancerà una frecciata velenosa a Tiziano Ferro.



Nel dettaglio infatti, Mara Maionchi attaccherà Tiziano Ferro perché, a suo dire, molto poco riconoscente nei suoi confronti e in quelli di suo marito che lo hanno lanciato nel mondo della musica e che poi gli ha permesso di raggiungere tutti gli obbiettivi ed i successi che ha raggiunto oggi. Francesca Fagnani la incalzerà chiedendole chi, tra tutti gli artisti incontrati nel suo percorso è stato un po’ ingrato e non le ha riconosciuto un ruolo di successo: “Tiziano Ferro”, ammetterà con qualche reticenza, «non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato ad essere quello che alla fine, in parte, è. Ma questo non è importante, non è un obbligo avere riconoscenza.”



Mara Maionchi su Tiziano Ferro: “Il tempo gli ha concesso di scrivere pezzi così particolari”

Del rapporto con Tiziano Ferro Mara Maionchi oltre che a Belve ha parlato negli anni scorsi in un’intervista al sito spns.it: “Andò a Sanremo ma arrivò decimo. Ha avuto qualche piccolo premio che lo ha ripagato di alcune spese che sicuramente avevano fatto i suoi genitori ma la verità è che gli è andata bene a non essere scelto…” E subito dopo ha aggiunto: “Quella timbrica speciale che aveva avuto sempre era una cosa, ma la qualità delle canzoni l’ha guadagnata. Se gli fosse andata bene immediatamente, il tempo non gli avrebbe concesso di scrivere pezzi così particolari”. Ha anche aggiunto che a 18 anni il cantautore di Latina spesso andava nella casa discografica della Maionchi per far sentire i suoi brani ma puntualmente riceveva dei secchi ‘no’. Tuttavia questi no gli hanno permesso di crescere e di migliorare nella scrittura.

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