Mara Maionchi è stata cruciale per la crescita di Gianna Nannini nel mondo dello spettacolo. Anzi, proprio per il suo debutto. “È sempre stata una grande talent-scout, oltre che una donna simpaticissima”, ha detto tempo fa la rocker a Il Corriere della Sera, “le suonai le mie prime canzoni al piano. Si commosse. E mi fece il primo contratto, per la Numero Uno, la casa di Battisti”. Ed è stata la Maionchi a ricevere la lettera di fuoco da parte del padre della Nannini, dopo aver scoperto la verità sulla copertina del suo album America, dove la Statua della Libertà mostrava trionfante un vibratore e non una fiaccola. “Papà vide quell’arnese e lo confuse con un missile“, ha raccontato, ma poi ha scoperto tutto grazie al Corriere di Siena. Ricevuta la missiva, la talent scout ha fatto il possibile. “Cercò di convincerlo”, ha detto ancora la rocker, “‘La sua figliola è così brava…’. Per un mese divenni Patrizia Nanni. Poi decisi che mi sarei chiamata come mi chiamo. E firmai con il mio nome”. I rapporti fra la discografica e la cantante però non sono sempre stati pacifici. All’inizio della sua carriera, l’artista è stata trattata male da Mara, che cercava di spronarla. “Mi disse ‘Ma trovati un manager’ e quando poi il manager lo trovai, lei si arrabbiò e ruppe il tavolo della Ricordi“, ha riferito a Radio 105 qualche tempo fa, “Io e lei facevamo sempre queste litigate enormi, che sono quelle che poi mi hanno dato la forza di continuare, di insistere”.
Mara Maionchi, “Gianna Nannini venne da me e…”
Non è un mistero: Mara Maionchi ha scoperto Gianna Nannini e l’ha lanciata nel mondo della musica, così come altri cantanti più che popolari a livello internazionale. “Mamma mia… ‘na pippa!”, ha detto invece la discografica a SPNS.it qualche tempo fa, “l’avrei ammazzata. Però la volontà devono averla tutti“. Oggi, giovedì 16 luglio 2020, Rai 3 trasmetterà nella sua prima serata lo speciale In arte… Gianna Nannini. Un tributo alla rocker che oggi conosciamo anche grazie alla Maionchi. “La Nannini venne da me tanti anni fa”, ha detto la discografica tempo addietro a La Vita in Diretta, “aveva questo atteggiamento così piacevole, però mi fece sentire una canzone terrificante al piano, infatti dissi di no al brano, ma continuai a lavorare con lei”. I primi due album non hanno regalato a Gianna il successo sperato, ma con l’album America la musica è cambiata, è proprio il caso di dirlo. Una sorte simile a quella vissuta da Tiziano Ferro, altra scoperta della Maionchi, così come da Mango.