Mara Maionchi, 60 anni di lavoro in questi giorni. Intervistata dal Corriere della Sera, parla della sua routine e della voglia di continuare: “Sono anche pigra! La mattina mi alzo e penso: deva fare ginnastica. Poi mi guardo e dico: ma a 78 anni che c… te ne frega! Mi è sempre piaciuto lavorare, sono felice di farlo in vecchiaia. Bisognerebbe restare in attività sempre e da giovani non fare niente!”. La produttrice ha cominciato prestissimo. “A scuola ero pessima, mio padre mi disse: non puoi stare senza far niente. Mi presero alla Salma, società di spedizioni internazionali, a Bologna. Faceva i bollettini con i contenuti nelle casse per caricare le navi a Genova. Vedevo gente, parlavo… Poi decisi di venire a Milano”. Da lì a breve, il grande salto e l’inizio della sua carriera nel mondo discografico. Da allora ha imparato molte cose: “La struttura della canzone e conoscere gli artisti. Umberto Bindi, Ornella Valloni, Mino Reitano, i Corvi”.
Mara Maionchi: “Ecco come ho scoperto Tiziano Ferro”
Per merito della sua tenacia, Mogol la chiamò alla Numero Uno dove c’erano Lucio Battisti e la Pfm: “Fu il momento più elegante della mia vita”. Niente parolacce quindi? “Ma c’era gente peggiore di me! Prenda gli Squallor io, finché non mi girano i santissimi, sono una che si contiene. Quando però devo sottolineare una cosa che mi dà fastidio, esplodo. Sono come Sgarbi: è carino, lo conosco bene, ma se qualcuno gli va addosso diventa una belva. Se mi pento? Tutte le volte”. A X Factor siede in giuria con Sfera Ebbasta: “è intelligente. Fa un tipo di musica che non è la mia, ma mi piace”. Con il talent show di SkyUno si diverte molto anche se sente la responsabilità per gli artisti: “In una casa discografica dopo un pezzo sbagliato puoi recuperare, qui una volta eliminati è finita”. Anni di talent le hanno insegnato che al centro di tutto c’è sempre la canzone: “Oggi le case discografiche devono solo distribuirli. Ciò che si faceva non si fa più. Per esempio, Tiziano Ferro I ‘abbiamo trovato io e mio marito all’accademia di Sanremo. Cantò una canzone sua: orrenda. Però ci diede una sensazione bellissima. Lo rincorremmo – era scappato emozionato – per fargli un’offerta. Dopo però abbiamo lavorato insieme due anni. Veniva una volta alla settimana, in treno, da latina con ciò che aveva scritto e noi gli dicevamo “non va bene”. Finché fece Perdono”.
“Morgan? Il miglior giudice di X Factor!”
Mara Maionchi parla anche di Gianna Nannini: “Arrivò con un paio di stivali e mi fece sentire due canzoni una più brutta dell’altra. Però aveva questo impeto nel cantare… Cominciammo a lavorare. Non riusciva a capire. Butta via e riprendi, correggi e disfa, alla fine arrivò America”. E per quanto riguarda X Factor, reputa Fedez straordinario e Sfera un talento capace di portare una ventata di novità. Il più bravo di tutti però, rimane Morgan: “Il miglior giudice di X Factor. Poi non sapevi se ciò che raccontava era vero. Ma era così bello!”. E sulla musica di oggi, rivela di apprezzare Salmo, Achille Lauro, Mahmood. Ma anche Miss Keta e Chadia Rodriguez: “Però fra i rapper sono venuti più fuori i maschi. Forse perché la donna è più accomodante. Attenzione, per me è un valore in più: sono per la parità, ovvio, ma penso che la donna non debba abbandonare i suoi principi. Ha una potenza ancora da mettere in atto. Nel canto, in particolare, sono più statiche”.