MARA MAIONCHI COMMENTA ACHILLE LAURO

Mara Maionchi, protagonista della puntata di oggi di Domenica In, ha commentato alcune delle performance dell’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest. Anche a suo dire Achille Lauro meritava di passare in finale. “Il travestirsi in maniera intrigante deve comportare il pezzo molto più potente”, ha commentato la Maionchi motivando, a suo dire, la sua esclusione. “Secondo me in questo caso è mancata un po’ la canzone, era un po’ più debole rispetto alla performance”, ha aggiunto.



L’attenzione si è poi spostata sull’argomento della puntata, Franco Battiato, alla vigilia dell’anniversario della sua scomparsa che ricorrerà il prossimo 18 maggio: “Una cosa che nessuno dice mai su Battiato è che è stato uno degli uomini più simpatici che abbia mai conosciuto”, ha commentato. (Agg. di Emanuela Longo)



MARA MAIONCHI SI RACCONTA: “SONO PIGRA DI INVENZIONI…”

Mara Maionchi è intervenuta sulle colonne de “Il Fatto Quotidiano”, ripercorrendo la sua carriera e parlando di sé a tutto tondo. La chiacchierata è partita dalla frase detta a una concorrente di X Factor: “Sul palco è fondamentale risultare erotici. Cosa vuol dire? Trasmettere convinzione rispetto a quello che si fa. Questa è comunicazione. Sandra Milo è una donna così, come appare, leggiadra e con una forte indole fanciullesca; è una donna attiva ed erotica, sa comunicare fisicamente”.

A proposito della sua indole caratteriale, Mara Maionchi ha rivelato: “Sono pigra di invenzioni, sono abitudinaria, alla fine ho la sensazione di aver combinato una stramaledetta m*nchia. Sono un’ignorante, il mio parere è solo quello della strada; anche sulle canzoni oramai sono fuori moda, non sono più dentro l’immediatezza della musica”. La donna ha riferito di non sentirsi più all’altezza, fornendo anche un esempio specifico: “Se ascolto un pezzo di Madame, mi domando come avrei potuto aiutarla a far emergere le sue qualità e mi chiedo anche come l’avrei giudicata. Sono una p*ppa, il mio tempo è finito”.



MARA MAIONCHI: “SONO STATA ASSESSORE PER QUATTRO ANNI”

Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi de “Il Fatto Quotidiano”, Mara Maionchi ha specificato che l’ultima sua intuizione brillante “è stato Tiziano Ferro: con lui è nato un bellissimo progetto, un percorso emozionante”. Non mancano i rimpianti per alcune intuizioni mancate: da “Tristezza”, cantata dalla Vanoni, che “non mi faceva impazzire”, così come “La bambola” di Patty Pravo.

Tra le sue conquiste, c’è Gianna Nannini: “Una folgorazione. Mi trovai davanti una forza, una potenza unica”. Una volta, però, volarono fulmini e saetta tra loro: “Per forza, dopo averci lavorato, dopo aver impostato la strategia, mi comunicò di voler proseguire con altri. Mi inc*zzai, diedi una cazzotto sulla scrivania e spaccai il vetro”. Mesi fa Gianni Morandi ha segnalato Mara Maionchi come papabile al Quirinale e lei ha rivelato: “Una volta sono stata assessore a San Fermo della Battaglia (provincia di Como), paese di mia madre: ho accettato solo per rispetto a lei. Ho capito quanto è impossibile occuparsi di politica: se l’ opposizione lanciava una proposta, anche se sensata andava bocciata a prescindere. Dopo quattro anni ho detto basta e ho lasciato la politica”.