Il Festival di Sanremo 2023 è finito nella notte di sabato 11 febbraio 2023, ma, complici i festeggiamenti e le polemiche, è passata quasi sotto silenzio la vittoria del Premio “Giovani, web e musica” del Co.Re.Com. da parte di Mara Sattei, con la sua canzone “Duemilaminuti” (testo di Damiano David, frontman dei Måneskin). “Storie Italiane” ha intervistato l’artista, che ha sottolineato il fatto che, con il suo brano, intende “mandare un messaggio di positività. Nella vita di ognuno di noi ci sono situazioni in cui ti senti inferiore, ti senti sbagliato, e, quando si chiede aiuto, bisogna essere ascoltati”.



Un premio di cui Mara Sattei va estremamente fiera e le cui motivazioni sono state spiegate dal presidente del Co.Re.Com., Vinicio Tofi. Le sue affermazioni sono state pubblicate da “Genova 3000”: Dopo il cyberbullismo, quest’anno il Comitato ha individuato nel tema degli amori malati una delle maggiori e drammatiche emergenze sociali e culturali nel nostro Paese e siamo convinti che solo una attenta informazione e formazione dei giovani possa educare al rispetto della donna e dei suoi diritti”.



MARA SATTEI HA VINTO IL PREMIO CO.RE.COM. SANREMO 2023

Nel prosieguo del suo intervento, Tofi ha aggiunto che “la musica, soprattutto in un contesto di grande rilevanza come il Festival di Sanremo, può essere sicuramente un ottimo veicolo educativo. Le categorie fragili, e quindi anche le donne, potenziali vittime di violenza, devono poter riconoscere, come i minori e i bullizzati, i pericoli che si possono celare nel web, che è uno dei veicoli importanti attraverso il quale si possono perpetrare violenze e abusi”.

Il presidente del Consiglio regionale, Gianmarco Medusei, gli ha fatto eco, sempre sulle colonne di “Genova 3000”: La scelta di Co.Re.Com. Liguria di premiare Mara Sattei va in questa direzione, perché spesso sono proprio i più giovani, e non penso solo alla violenza sulle donne, ma anche al cyberbullismo e alla pedopornografia, le vittime e anche gli autori di nuove forme di violenza. Le istituzioni hanno il compito di prevenire e contrastare questi fenomeni, ma spetta ai nostri ragazzi essere i primi protagonisti di una battaglia etica e culturale contro la violenza e per il rispetto della persona”.