Diego Armando Maradona è stato operato ed anche per questa volta è riuscito ad avere la meglio. L’intervento è avvenuto presso la Clinica Olivos di Buenos Aires, dove gli è stato asportato un pezzo della calotta cranica, rimosso l’edema che faceva pressione sul cervello e richiuso tutto. Successivamente, come spiega Corriere della Sera, è stato spostato in rianimazione dove resterà per alcuni giorni. Il neurologo che lo segue avrebbe espresso pieno ottimismo parlando di “parametri neurologici ottimali, stato del paziente eccellente, recupero avviato”. Sono in pochi ad ammettere che Maradona è vivo per miracolo, o meglio, per “una felice intuizione medica”. A dichiararlo è il suo avvocato Matias Morla, che ha ribaltato l’iniziale diagnosi di stress. La solidarietà dall’Argentina e da tutto il mondo è stata immensa. Attorno al suo capezzale si sono riuniti, idealmente, gli otto figli, capi di stato, colleghi e milioni di tifosi. Adesso, superato il momento difficile, come ha scritto su Facebook il suo storico preparatore atletico, Fernando Signorini, “la migliore cura per Diego sarebbe isolarlo, soprattutto per dargli la pace interiore di cui ha bisogno e che merita”.



MARADONA OPERATO, COME STA? VECCHI PROBLEMI RESTANO

La pace di cui parla Signorini, riferendosi a Maradona, però, sembra essere purtroppo molto lontana per via di problemi radicati e che purtroppo continuano ad esserci. L’abuso di farmaci, alcol e depressione, infatti, ad oggi non hanno aiutato il grande campione, come sostenuto anche dall’ex fidanzata Rocio che ha parlato di recenti e ripetuti ricoveri in clinica senza tuttavia alcun esito positivo in quanto ad ogni sua uscita “Diego torna a bere, disidratarsi e cadere nella depressione”. Ad incidere negativamente sono anche i pessimi rapporti con la ex moglie Claudia e con le figlie, in modo particolare Giannina, con la quale è da anni in causa per ragioni economiche che hanno portato anche a indicibili liti via social. Proprio per sfuggire ad una routine per lui dannosa, Maradona lo scorso anno aveva accettato di allenare, anche in assenza di forza fisica e mentale. Molto probabilmente occorrerà attendere la prossima settimana prima di essere dimesso dalla clinica e successivamente Maradona sarà chiamato a decidere sul suo futuro. In assenza di un vero percorso di guarigione, infatti, potrebbe rischiare delle ricadute anche molto gravi.

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