E’ ovviamente felice Marc Marquez dopo aver alzato al cielo il suo ottavo titolo “trasformato” per l’occasione dai suoi tifosi in una gigantesca palla da biliardo nera con il numero 8 in mezzo. Intervistato dai microfoni di Sky Sport a caldo, il gioiello spagnolo ha spiegato: “Sono molto contento specialmente perché quando hai un vantaggio in campionato così ampio cerchi una motivazione extra e noi l’abbiamo fatto. L’obiettivo era vincere la gara, l’abbiamo raggiunto. Abbiamo disputato un bel weekend,. Specialmente con il fan club, tutta la gente ed il team hanno fatto un granissimo lavoro. Senza di loro io non posso arrivare dove sono ora”. Una vittoria che è giunta dopo un duello da cineteca con Quartararo, quello che secondo molti potrebbe essere l’unico a dare del filo da torcere all’ottacampione nei prossimi tempi: “Oggi è stato strepitoso e non è un avversario facile – sembra quasi ammetterlo anche lo stesso Marquez – infatti, se si guarda alla gara di Misano e anche prima, ho già detto che sarà un grande rivale per l’anno prossimo e sarà ancora più forte. Guida la Yamaha molto bene, andava forte. Noi abbiamo sfruttato il nostro motore nei rettilinei, ma negli ultimi settori perdevamo un po’. Ma le gare sono così, si hanno dei punti deboli. Ma l’importante è essere costanti su tutte le piste”. E chissà che fra qualche anno il numero sulla palla da biliardo non possa passare dall’8 al 15, gli stessi titoli dell’inarrivabile (o forse no), Giacomo Agostini: “Non so se arriverò mai a 15 mondiali, forse è impossibile. È l’ottavo, continuiamo così. L’anno prossimo l’obiettivo sarà lo stesso, vedremo se si potrà”. Sicuramente gli stimoli non mancano: “Avere un avversario come Quartararo mi aiuta, ma mi motiva tutto quello che c’è. Più dell’avversario, mi aiuta il team. È molto difficile per un pilota tenere la mentalità per un anno intero e per la squadra è la stessa cosa. Noi lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo, ma l’anno prossimo sarà difficile con Viñales, Quartararo e Dovizioso. Vedremo se sarà fattibile vincere o meno”. Infine la dedica dopo l’ottavo titolo (sei in MotoGp, uno in 125 e uno in Moto2): “Dedico questa vittoria a dietro: c’è una famiglia, un team, allenatore, fan club, tutta la gente che spinge per ottenere la stessa cosa. Senza di loro non sarebbe così, non sarebbe la stessa cosa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARC MARQUEZ CAMPIONE MOTOGP
Marc Marquez ha vinto il gran premio di Thailandia delle MotoGp, confermandosi il campione del mondo nella classe regina, ottavo titolo in carriera (6 in MotoGp e due nelle classi minori). Grande successo dello spagnolo che ha chiuso davanti a Quartararo dopo uno spettacolare duello nel finale di gara, mentre al terzo posto, gradino più basso del podio, si è piazzato Vinales, con Dovizioso quarto e mai in grado di impensierire il campione. Grazie al primo posto ottenuto oggi, Marc Marquez sale in classifica a quota 325 punti, 110 punti in più rispetto al secondo in graduatoria, Dovizioso. Mancando quattro gare, e di conseguenza 100 punti ancora in palio, lo spagnolo ha ottenuto la certezza matematica del titolo. Marquez riscrive a 26 anni la storia dei motori, iridato per l’ottava volta in carriera e ad un solo mondiale di distanza dal suo storico rivale, Valentino Rossi, nonché da Carlo Ubbiali e da Mike Hailwood.
MARC MARQUEZ CAMPIONE MOTOGP
Sembrano ancora inavvicinabili Angel Nieto (13 titoli), e soprattutto, l’immortale Giacomo Agostini (ben 15 volte iridate). Lo spagnolo ha però dalla sua l’età, e tenendo conto che il Dottore ha 14 anni in più di lui, non sono da escludere sorprese nella prossima decade. Marquez è forte, ha talento, è giovane, e guida una moto impossibile da battere, nonostante solo il centauro di Cervera sia l’unico in grado di domarla. Per Marquez è il sesto titolo assoluto nelle MotoGp, il quarto consecutivo dal 2016 ad oggi con l’aggiunta del titolo nella classe 125 nel 2010, e in Moto 2 nel 2012. Il Cannibale, così come viene soprannominato da molti, non ha concesso sconti a nessuno, conquistando ben nove gp, a differenza dei due soli vinti da Dovizioso e Reins, rispettivamente secondo e terzo in classifica. Si è preso (quasi) tutto, lasciando agli altri solo le briciole, e risultando ancora una volta il più veloce e quello con la maggior voglia di vittorie. Ora ci si domanda chi possa scalfire l’egemonia dell’ottacampione, tenendo conto del distacco dal “Dovi” e del fatto che Valentino Rossi stia vivendo una stagione negativa. Forse Quartararo, come dimostrato anche dallo spettacolare duello di oggi, potrebbe impensierirlo, ma Marcquez appare almeno un paio di spanne sopra tutti: ne sentiremo parlare per molto…